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Gheddafi lo vuole morto?

Il bacio di Giuda

Leggiamo sui media, sempre perennemente allineati, che Gheddafi avrebbe ordito di uccidere il nostro Presidente Berlusconi e i suoi figli.

«Ora Gheddafi rischia di rimanere», ha commentato Berlusconi: «E quello che in quell’area era il nostro migliore amico è diventato il nostro peggior nemico. Un danno per l’Italia»

Il detto popolare dice: “Chi la fa l’aspetti” e quello o quelli che hanno voluto la distruzione della Libia, nel caso Gheddafi continuasse a rimanere al potere avranno, forse, del filo da torcere. “Un danno per l’Italia“, afferma l’ignorante beota senza rendersi conto che il danno per l’Italia l’ha fatto proprio lui allineandosi a Francia ed Inghilterra.

Adesso dovrebbe andare dal suo mentore guerrafondaio, quello che ha firmato le missioni di guerra a chieder la protezione che sta cercando.

I vigliacchi in Italia si sprecano.

  1. 30 luglio 2011 alle 09:17

    Hanno voluto questa schifosa guerra e ora accettino le conseguenze. Se la Libia dovesse in futuro vendicarsi sia contro il nostro paese sia contro il nostro (sigh) primo ministro, questo non potrebbe che essere giusto e doveroso.
    Qualcuno ora magari si chiederà perchè auspico ritorsioni non solo contro il governo ma contro tutta l’Italia, perchè ce lo meritiamo, perchè siamo un popolo di voltagabbana che hanno approvato questa aggressione a uno stato sovrano solo perchè il loro leader ha osato fare affari con il tanto odiato nano.

  2. 30 luglio 2011 alle 09:40

    Personalmente credo che se veramente Gheddafi volesse eliminare il nostro Silvio l’avrebbe già fatto da tempo. Troppi interessi incrociati prevalgono sulla ragion di Stato. Suppongo invece che l’uscita di questa bufala sia null’altro che una scusa a supporto di qualche intervento nella politica interna che potrebbe portare ad una uscita di Silvio dallo scenario politico. Il dramma per gli italiani è il parco dei buoi in sostituzione di Berlusconi: non ce n’è uno che si salvi.

  3. 30 luglio 2011 alle 09:43

    Sicuramente hai ragione perchè se anche ricevono minacce serie non vengono di certo a dircelo, però l’idea che la Libia si vendichi per (l’ennesimo) tradimento di questo paese senza spina dorsale è troppo allettante 🙂

  4. 31 luglio 2011 alle 11:40

    Al momento in Libia si consuma una guerra contro Eni, di esito assai incerto. E’ forse la prima volta che una coalizione internazionale provvede ad assaltare una multinazionale occidentale. Non un buon segno.

    Quanto al Presidente (quello con la testa sul collo): non aveva scelte disponibili, impossibile per noi opporci ai nostri “alleati”. Troppo grossi per ora, e comunque condannati in partenza; che senso ha attaccarli? E poi probabilmente sa bene che dobbiamo imparare ad usare meno idrocarburi.

    • 31 luglio 2011 alle 18:52

      E’ una storia, purtroppo molto vecchia, troppi galli nel pollaio non ci possono stare. Tieni inoltre presente che oltre che Eni che aveva contratti da oltre 30 miliardi con la Libia e molti ancora con la Russia, si trova adesso in un’impasse, visto che il controllo di stato di eni è minoritorio rispetto agli altri azionisti.
      Ma ce ne un’altra che sta finendo nelle mani di “certe” mire e questa è Finmeccanica, con Alenia, Ansaldo e tante altre sub-aziende che sono uno degli ultimi fiori all’occhiello dell’industria italiana.
      Per il nostro presidente, che non condivido affatto di avere la testa sul collo, non si è opposto, ma solo eseguito gli ordini, cosa ben diversa.
      Io ho in testa altre cose che avrebbe potuto fare, ma che non il momento di esporre.

  1. 24 febbraio 2017 alle 14:38

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