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Costa Concordia: incidente o attacco terroristico?

Quanto accaduto in queste ultime ore presso l’Isola del Giglio è ormai di domino pubblico.
Una nave, la Costa Concordia, secondo le dichiarazione del capitano, stava effettuando un passaggio vicino alle coste dell’isola quando per un errore umano o per un problema tecnico, è finita per incagliarsi sugli scogli prospicienti il porticciolo. Disattenzione, superficialità, distrazione, pressapochismo, queste possono essere le cause dell’incidente.

Quello che lascia più colpiti della faccenda, anche se è troppo presto per fare delle ipotesi, è che il Capitano della Costa Crociere sia stato subito messo agli arresti dal procuratore di Grosseto per il pericolo della fuga e dell’inquinamento delle prove.
Inquinamento delle prove? Cioè?
Che vuol dire inquinamento delle prove? Che il comandante potrebbe spostare la nave a mano, oppure manomettere la scatola nera, oppure fare delle modifiche all’impianto elettrico dell’imbarcazione per giustificare l’evento?
Mi pare abbastanza azzardata l’ipotesi della procura ma, nel marasma delle notizie e nella confusione delle varie dichiarazioni, questa è quella più accreditata. Però sorge anche il dubbio che il Capitano potrebbe dichiarare cose che alcuni non vorrebbero che si sapesse e la soluzione di metterlo in gattabuia è quella migliore per evitare illazioni che potrebbero distogliere l’attenzione su quanto pare ormai invece definito: è passato troppo vicino alle coste del Giglio sottovalutando il pericolo di una manovra incosciente di questo genere. Altra cosa che appare molto singolare è la mancata ripresa da vicino dello squarcio della nave e, in quelle poche immagini visibili, le riprese effettuate sono solo per pochi secondi, così come è singolare che lo squarcio evidente sia sul lato della nave verso il mare aperto. E’ probabile che gli scogli abbiano aperto ambedue i lati della chiglia lasciando entrare l’acqua e in prossimità dei bassi fondali si sia adagiata sul lato destro anche a causa dell’abbrivio della nave stessa.

Qualche minuto prima che avvenisse l’incidente, dal comando russo della Flottiglia del Nord di stanza presso le coste siriane, la nave antisommergibile Admiral Chobanenko che aveva precedentemente abbandonate le acque della Siria per entrare nel mediterraneo, aveva  intercettato la firma inconfondibile di uno lancio di un siluro della classe Kilo.
Nei minuti successivi alla rilevazione veniva intercettato una chiamata di soccorso proprio dalla zone dell’Isola del Giglio  dalla nave Costa Concordia il quale affermava di essere stato attaccato e che era in immediato pericolo di ribaltamento. (ndr. la fortuna del passaggio vicino al Giglio potrebbe aver indotto il comandante a far incagliare la nave anzichè lasciarla rovesciare?)

Il Telegraph riporta che la cena fu interrotta dal un forte boato attorno alle 8 di sera e una voce dall’altoparlante inizialmente affermava che la nave aveva avuto un problema elettrico, prima ancora di ordinare a tutti i passeggeri di indossare i giubbotti salvagente. Le dichiarazioni successive indicano che la sensazione dei passeggeri è stata quella che la nave avesse colpito qualcosa e che non vi fosse stato un danno all’impianto elettrico.

Dopo la chiamata di soccorso della Nave Costa Concordia al comando della Flotta del Nord (Usa) viene ordinato dal Centro Navale di Signonella (The Hub of the Med) che tutte le comunicazioni via radio dovevano essere effettuate non più in chiaro, ma in codice Nato criptato.

La cosa singolare e molto strana è che i siluri di classe Kilo sono imbarcati solo in alcuni sommergibili attivi nel Mediterraneo e appartengono alla Repubblica Islamica Navale dell’Iran.
Sappiamo che alcuni mesi fa alcuni navi iraniane hanno passato il canale di Suez per alcune esercitazioni pianificate già da tempo e con loro probabilmente anche alcuni sommergibili della stessa classe (vedi Navi da Guerra iraniane in transito sul canale di Suez). Il comandante della forza navale iraniana a giugno infatti dichiarava che il totale delle loro forze sottomarine era di 11 unità in parte nel Golfo dell’Oman, Golfo persico ed altre che avrebbero viaggiato nel Mar Rosso e nel Mediterraneo.

La nebbia fitta però scende sulla fattibilità che vi sia stato un attacco iraniano contro una nave di civili per il fatto che l’Iran ha tutto nessun interesse di evitare incidenti internazionali che potrebbero esseri presi come pretesto per innescare una guerra senza fine. La ipotesi più verosimile, ma non probabile, potrebbe essere la ritorsione contro l’occidente per le stragi compiute dai servizi Usa ed Israeliani contro le basi di nucleari iraniane che ha causato diverse decine di vittime anche tra civili colpendo donne e bambini e ultimamente ammazzando un ingegnere che lavorava presso uno di questi impianti. Probabile, dicevo, ma non possibile, poiché creerebbe l’esatto motivo che aspettano Usa ed Israele per lanciare l’attacco ormai pianificato da più di 8 anni.

E’ impensabile che gli organi dei servizi iraniani siano così stupidi e sprovveduti da provocare un incidente che avrebbe conseguenze disastrose per l’occidente, mentre è molto più probabile che, se questa notizia è vera, vi siano degli accordi trasversali tra alcuni delle forze amate iraniane e quelle occidentali (lo stesso è accaduto in Libia, in Egitto ed in Siria, in Tunisia), perché a questo punto della questione, alcuni pezzi delle forze iraniane diventerebbero un cuneo nella compattezza iraniana che porterebbe l’intera regione mediorientale a spaccarsi in tanti piccoli staterelli, perennemente in guerra tra loro, dove però, l’occidente riuscirebbe a guadagnare il suo spazio vitale per il controllo energetico e geopolitico.

Nei fatti sappiamo che l’ostilità israeliana nei riguardi dell’Iran, da una parte, è stata tenuta a freno tanto dal Pentagono quanto dalla casa Bianca, anche se negli ultimi tempi le dichiarazioni di Obama nei riguardi dei vertici iraniani lasciano intendere che se l’Iran provvederà a chiudere lo Stretto di Hormuz gli Usa interverranno militarmente. Ma allo stesso tempo, per non increspare le acque e per non seminare il panico mondiale, Obama, Panetta e alti ufficiali del Pentagono avevano avvertito i vertici israeliani che un attacco all’Iran avrebbe conseguenze catastrofiche, indicando però di essere pronti e di aver pianificato l’appoggio per un eventuale attacco israeliano all’Iran e a tal proposito si veda quanto scritto (A Pasqua col cannone) circa il dispiegamento di alcune migliaia di soldati americani in Israele per una esercitazione congiunta che dovrebbe tenersi tra poco.

La questione iraniana e la spinta ad attaccare l’Iran è quindi sempre più evidente, vuoi creando dei falsi attentati, vuoi anche per il fatto che la Nigeria, uno dei maggiori fornitori di petroli per gli usa, a causa della ormai iniziata guerra civile, interromperanno la produzione del greggio  destinato alle coste americane. In una nota Putin avverte che l’escalation delle attività criminali e terroristiche create da Israele contro l’Iran stanno spingendo “inconsapevolmente” gli Usa in una guerra senza ritorno e ogni minaccia contro l’Iran è una minaccia contro la Russia che se dovrà intervenire lo farà anche militarmente. A questa si aggiunga anche la risposta della Cina agli Usa e  Israele pronta a muove la sua flotta e le sue truppe per difendere non solo i suoi interessi economici energetici, ma il dilagare della violenza Usa in tutto i medioriente.

fonte: whatdoesitmeans.com

  1. 16 gennaio 2012 alle 12:57

    Bene. Grazie per aver articolato, come io non avrei saputo fare, l’ipotesi che si sia trattato di un attacco, terroristico o false flag si vedrà.

    Otre a tutte le ragioni che hai elencato circa l’arresto del comandante, c’è l’ovvia necessità di dare una qualsiasi immediata risposta all’opinione pubblica nazionale e internazionale, se tieni contro che in America hanno fatto le dirette televisive dal Giglio.
    Penso sia assolutamente impossibile un errore umano che coinvolge oltre al comandante, anche gli ufficiali.

    Penso invece al settore delle difese elettroniche, che altrettanto possono diventare aggressioni.

    Nel mio articolo ” E’ già guerra con l’Iran?”

    E’ già guerra con l’IRAN ?


    riportavo dall’Independent
    “Non cascateci: la guerra è cominciata. Un virus potentissimo ha provocato guasti l’anno scorso alle centrifughe nucleari dell’Iran. ”
    Se puoi bloccare delle centrifughe puoi anche far partire dei missili, ma è pur vero che qualcuno può dire di aver tracciato il lancio di un missile di un certo tipo anzichè di un altro…

    Quali che siano, gli interessi che gli stati perseguono nello scacchiere non sono quelli che troviamo sui giornali. Il naufragio della Concordia potrebbe essere in questo secolo l’equivalente dell’aereo di Ustica nel secolo scorso.

    (e intanto la Costa potrebbe uscirne con le ossa rotte. Itavia, no?

    • 16 gennaio 2012 alle 14:55

      aggiungo per chiarire, che anche se la fonte da cui hai tradotto è una di quelle discusse, ambigue, ecc ecc
      è proprio da ueste che si fanno partire i sospetti prima che fonti più credibili li avanzino con maggiore autorevolezza

    • 16 gennaio 2012 alle 16:19

      Come dici nel tuo articolo

      “Non cascateci: la guerra è cominciata. Un virus potentissimo ha provocato guasti l’anno scorso alle centrifughe nucleari dell’Iran.”

      Ne avevo parlato anch’io in quest’altro articolo all’epoca del maremoto giapponese di Fukushima (http://wp.me/p13LzD-le) e della chiusura repentina delle centrali tedesche causa la neutralità temporanea della Germania a dare supporto agli Usa nella guerra di Libia.
      Inoltre hai veramente una tempestività nelle idee come le mie. Anch’io stavo per buttare giù un post scriptum circa la similitudine tra Ustica e il Giglio.
      E’ vero, anch’io ho avuto qualche dubbio circa la fonte, spesso esageratamente eccessiva nelle previsioni catastrofiste in chiave un pochino esageratamente “biblica”, ma quello che mi incuriosisce sono gli articoli collegatie che si possono confrontare su altre testate giornalistiche. Poi a distanza di giorni scopri che quello che avevamo scritto viene pubblicato sui soliti media lecchini in maniera edulcorata e strombazzata dai vari tg…in questi casi i piedi di piombo sono la regola, sopratutto la veridicità, ma nessun ministro della difesa francese ha apertamente scritto che il missile d Ustica era francese, così come nessun responsabile dei servizi italiani e nemmeno di quelli dello zio sam, però ci sono molte dichiarazioni e affermazioni di ex responsabili dei servizi che indicano quella nazionalità come l’autrice della tragedia.

    • zamahcc
      17 gennaio 2012 alle 19:27

      si vedra che il capitano con , la scia di avvocati e supportato dalla Carnival PLC il gruppo proprietaria della Nave Concordia , finira per essere assolto e assisterete alla piu grande frode assicurativa della storia industriale stimata tra 550-1 milliardo di dolari .
      Cercate e capirete come la societa nel quarto trimestre ha incassato meno del solito e con la crisi economica l’assicurazione coprirebbe quasi 6 volte l’incasso della sola nave Costa Concordia stimata tra 80-95 mil $ all’anno. Tutto da vedere ma nulla non deve piu stupire…

  2. Stefano
    16 gennaio 2012 alle 16:18

    Premetto che l’episodio mi è parso subito strano e singolare. Non fosse altro che parliamo di persone (non di una sola!) con esperienza decennale. Ma la notizia del lancio di missili o di trasmissioni radio criptate la trovo sorprendente. Ci sono le fonti o sono vostre supposizioni?

    • 16 gennaio 2012 alle 16:28

      Anch’io ho avuto la tua stessa perplessità, sopratutto per quanto riportato dalla fonte (a piè di pagina), però come già risposto a mcc43 in questi casi è opportuno andare con i piedi di piombo. Le fonti, secondo quanto riportato, sono di origine russa, ma la firma in calce alla notizia non è presente. Questa notizia la metto, se me lo concedi, come un’ipotesi possibile, anche se ho moltissimi dubbi che l’Iran si voglia cacciare in questo ginepraio perché mi chiedo: una nazione farebbe un attentato per ripicca contro Usa ed Israele sapendo che al primo passo falso gli lancerebbero di tutto e di più addosso? Quindi “cui prodest“?

  3. 16 gennaio 2012 alle 18:17

    Chiariamo meglio la fonte, si chiama wahatdoesitmean ma non cìè un “about” che dichiari chi sono. L’articolo qui sopra è detto in apertura by Sorcha Faal, che non avevo mai sentito prima, ma aprendo il suo sito spica subito un: Jerusalem. Infatti la notizia così come è data è anti-iran.

    Ora, come esattamente dici e io stessa ho notato, quello che vien fuori da certi siti corsari con il tempo diventa una notizia discussa più apertamente. Tenendo conto della provenienza è ovvio che sostiene la furia israeliana di aggredire l’Iran, ma intanto dà delle fonti che “dovrebbero” smentire, se fossero completamente false.
    E’ una faccenda da seguire, se non altro perchè una nave come quella non è nelle mani di un solo uomo prontamente arrestato.
    Inoltre la passeggiatina verso la spiaggia sembra sia cosa comune nelle navi Costa – chi ha un profilo FB può vedere la Costa Romantica che sfiora Scilla https://www.facebook.com/photo.php?v=1881582285571

    • 17 gennaio 2012 alle 11:33

      Sorcha Faal? maneggiare con estrema cura…
      felici di averti scoperto (e aggiunto alle nostre fonti)

      ciao

      • 17 gennaio 2012 alle 12:06

        Grazie della visita.
        E’ vero, Sorcha Faal va maneggiata con cura e l’ho pure indicato in alcune risposte.

  4. cubicamente
    16 gennaio 2012 alle 18:47

    Possiamo catalogare il post nella serie fantarealtà? Poiché, se si hanno davvero delle informazioni così rilevanti come si afferma nell’articolo, siete tenuti a citare le fonti. A me non sembra che lo abbiate fatto.

    • 16 gennaio 2012 alle 19:17

      Grazie della visita. Sei libero di fare ciò che vuoi, però se leggi meglio è scritto, anche nei commenti, che la firma dell’origine della notizia è di provenienza russa. Vera o falsa che sia ognuno la giudica come meglio crede. Tu la vedi come fanta-realtà, così come lo fu a suo tempo per le stragi di Ustica, di Bologna, di Piazza Loreto, dell’Italicus, di Ramstein in Germania.
      Per ciò che concerne la verità, quella vera che vorremmo sapere, arrivo alla conclusione che spesso nessuna notizia che leggiamo è propriamente vera. Anche quelle che cerco di scrivere io. Tutte manipolate per onorare il segreto del “non detto, ma sussurrato”. Cosa sia certo o cosa sia falso lo si vede poi a cose concluse. E, come scritto molte volte, cerco il più possibile di incrociare quello che è reperibile “ufficialmente” e confrontare con quanto viene invece scritto in molti blog, testate giornalistiche o scrittori non propriamente di parte, ma indipendenti che spesso rischiano la vita per far conoscere, forse la loro voce, che spesso però viene fatta tacere con un colpo di pistola alla nuca. Il caso di Vittorio Arrigoni ne è un esempio, e dovrebbe far pensare.

    • 16 gennaio 2012 alle 19:26

      forse non hai notato che sotto l’articolo c’è Fonte e il sito,
      basta cliccare lì,
      e spesso si tratta di cliccare ancora fino a che si arriva al primo che l’ha messa in rete.
      Si fa così, sempre.

      • 16 gennaio 2012 alle 20:25

        Pitocco, dai un’occhiata ai commenti in questo blog dove avevo messo il link a questo articolo. E’ molto interessante

        La guerra di intelligence segreta contro l’Iran

      • 17 gennaio 2012 alle 01:16

        Piccolo inciso: Stratfor è una delle tante appendici sioniste.
        Tutto ed il contrario di tutto, poi confermato, negato ed accettato.
        La cosa in ebraico si chiama Hasbarà, ovvero disinformazione, oppure dai dei messaggi, delle vere prove collaterali che conducano vicino all’oggetto, ma mettile sotto un’altra luce. Su questo loro sono molto bravi, perché scolari della vecchia Čeka, del Kgb e del noto Irgun che in Italia ha operato ininterrottamente per decenni.
        Grazie comunque del link che sto apprezzando.
        Se vuoi comunicare sono in linea su skype

  5. 17 gennaio 2012 alle 01:13

    Secondo me è andata così:

    -“E adesso, ragazzi, andiamo a rimorchiare quelle quattro baldraccone sul porto! Daje che stasera me so’ messo il completo buono.”
    -“Ma no, capitano, siamo troppo vicini…”
    -“Mozzo, non rompermi i coglioni e aziona la sirena!”

    Classico incidente all’italiana. Just sayin’

  6. Giorgio
    17 gennaio 2012 alle 01:23

    Non mi permetto di esprimere giudizi sull’operato del comandante della nave Concordia già definito Codardo a livello mondiale, grazie anche a certa stampa locale che non distingue la nafta raffinata dal greggio pesante.
    Al di là dei vari commenti più o meno accreditati che si susseguono nei media sarebbe utile meditare anche sulla forma di sfruttamento del personale di servizio che animano le cosiddette “movide”, una babele di lingue e razze diverse, costano meno?.
    Figuriamoci se il responsabile nave con più di quattromila persone nel panico avrebbe fatto abbandonare la nave immediatamente senza mentire sul reale danno che aveva subito lo scafo.
    Trovo abberante invece il fatto che durante i primi soccorsi (dopo lo spiaggiamento) oltre che tentare l’impossibile per aiutare la gente rimasta intrappolata non siano stati allertati anche gli specialisti “sommozzatori” della marina militare (vantiamo il top dei mezzi di immersione eli-trasportati) per intervenire nelle primissime ore dentro lo scafo.

    • 17 gennaio 2012 alle 01:41

      Grazie del tuo contributo! Hai ragione, ma la questione è oggettivamente più terrena delle ipotesi che si stanno facendo in questo post.
      Una cosa che pochi hanno notato, forse, è che ieri in alcuni spezzoni video si vedevano chiaramente alcuni elicotteri della marina militare svolazzare sopra la chiglia della nave.
      Perché i militari? Non dovrebbe intervenire, in questi casi, la guardia costiera, le forze di salvataggio dei pompieri o delle squadre di soccorso marine “civili”, oppure quanto espresso nell’articolo ha una briciola di fondamento?
      L’altro aspetto, quello sullo sfruttamento del personale non può essere che condivisibile.
      Ho sentito e saputo da gente che ha partecipato a queste crociere che il personale oltre a fare orari impensabile è pagato da schifo, trattato malissimo e non parla una parola di italiano e forse nemmeno una in inglese.
      Io ho sempre considerato questo genere di crociere come degli elettrodomestici, ovvero come dei spremi limoni poiché nel momento che entri cominciano a scucirti dalle tasche quanto più denaro possibile, che è poi lo stesso che accade nei grandi campi di sterminio morale che abbiamo in Versilia, sulla costa adriatica o nelle varie località di Ibizia, Mykonos e via dicendo.
      Luoghi o barche che offrono divertimento, stile cow-boy, con alcool, casinò, puttane, gay di vari colori, dove le famiglie nel consesso generale, si sfanno in orgie nelle quali scambiano le loro speranzose vite di un’ora di scopate per una felicità effimera al costo modico della loro vita. Poveri scemi!

  7. supermechi
    17 gennaio 2012 alle 13:33

    Leggo da molto questo entusiasmante Blog, ammetto che sono di parte, causa ragazza “Persiana”, ma questa volta cercare un collegamento che collega la Costa Concordia con un eventuale tira e molla dell’asse USA-IRAN lo ritengo improbabile! Ovviamente un impatto da siluro risulta evidente, e con tutte le testimonianze riportate dai superstiti dovrebbe esserci stato almeno uno che si ricordasse un’esplosione, invece non c’è nessun segno ne di esplosioni (a parte quelle che stanno eseguendo ora i militari per agevolare le squadre di ricerca) ne di lacerazioni da fuoco intenso.
    Poi dai siamo realisti, i militari intervengono sempre in condizioni di crisi e necessità, vedi alluvioni, terremoti o grandi tragedie italiane (mi vengono in mente gli elicotteri che il giorno dopo sorvolavano il disastro del Vajont), mi sembra normale che in momento di crisi si cerchi tutto l’appoggio possibile da ogni forma e da ogni corpo statale.
    Preferisco vedere i militari che quelli della protezione civile!
    In ogni caso Concordia a parte spero veramente che non ci sia nessun atto bellico imminente volto contro la terra degli Arii, però come la storia insegna in tempo di crisi la soluzione è facile!

    • 17 gennaio 2012 alle 16:38

      Ribadisco, per quelli che giustamente hanno messo le mani avanti su quanto riportato, la notizia, come da link a piè di pagina, è di un sito che spesso, oltre che essere catastrofista e depistante, mette assieme alcune fonti al fine di confezionare una notizia su misura.
      Detto questo e seguendo il ragionamento dell’articolo sarebbe da verificare il lato nascosto della nave, e vedere che tipo di squarcio c’è ovvero se ci sono segni di fusione delle lamiere o frammenti di qualche esplosione. Inoltre, come riportato dal teleghraph alcuni passeggeri riportano di aver sentito un boato alle 08.00 di sera. Ora che si tratti di uno scoglio o di un ordigno per ora non è dato a sapere. Quello che è probabile è che in una nave di quelle dimensioni (290x60metri di altezza) un siluro tipo quelli imbarcati dai sommergibili classe Kilo (SET-16) le cui testate posso essere armate con uranio impoverito, può far pensare che l’esplosione non sia avvenuta all’esterno, ma all’interno della nave, ovvero l’impatto provoca una mini esplosione ad altissime temperature permettendo la penetrazione del rimanente del siluro che successivamente esplode. Ma queste sono solo ipotesi, ovviamente.
      Come ho già evidenziato non c’è nessuna possibilità che l’Iran sia così fesso da mettersi con i piedi nella tagliola e già questo farebbe pensare, anche se ci sono alcune dichiarazioni iraniane che Usa, Israele e alleati dovranno aspettarsi una ritorsione in risposta agli omicidi mirati dei loro ingeneri nucleari.
      Ma tra le parole e i fatti ce ne passa, ti pare? E fino ad ora l’Iran s’è sempre tenuto fuori da tutti i tentativi americani ed israeliani di coinvolgerlo in moltissimi fals flag.
      Ad ogni modo vediamo se mai ci daranno visione del lato nascosto della nave.

  8. Rodolfo Bastardo
    17 gennaio 2012 alle 15:36

    Ma che cazzo ti sei fumato?

  9. 17 gennaio 2012 alle 18:47

    quoto rodolfo, lo scoglio nella chiglia della nave lo hanno messo e.t. assieme ai fantastici quattro.
    oppure i famosi siluri sono dell’età della pietra e li lanciano con la fionda.
    “così come è singolare che lo squarcio evidente sia sul lato della nave verso il mare aperto”: beh la nave è girata al contrario….

  10. frankbat
    17 gennaio 2012 alle 19:03

    Che MOSTRUOSA valanga di ca$$ate!
    Non so dire veramente altro.

  11. 17 gennaio 2012 alle 19:28

    Ferve la costruzione del muro di gomma?
    Peccato, sondare delle ipotesi salverebbe la Costa e molti posti di lavoro

    “”””Formica finì con l’adeguarsi alla tesi prevalente, che l’aereo era precipitato per un cedimento strutturale dovuto alla cattiva manutenzione, e il 17 dicembre 1980 annunciò la revoca della concessione delle linee aeree all’Itavia.”””

    • 17 gennaio 2012 alle 19:35

      A volte per alcuni è più facile allinearsi al cosi detto “neo-pensiero” che provare a usare la testa a modo proprio, anche a costo di dire cavolate.

  12. zamahcc1
    17 gennaio 2012 alle 19:29

    éééééééé éé

    si vedra che il capitano con , la scia di avvocati e supportato dalla Carnival PLC il gruppo proprietaria della Nave Concordia , finira per essere assolto e assisterete alla piu grande frode assicurativa della storia industriale stimata tra 550-1 milliardo di dolari .
    Cercate e capirete come la societa nel quarto trimestre ha incassato meno del solito e con la crisi economica l’assicurazione coprirebbe quasi 6 volte l’incasso della sola nave Costa Concordia stimata tra 80-95 mil $ all’anno. Tutto da vedere ma nulla non deve piu stupire…

    • 18 gennaio 2012 alle 00:38

      Questo è un altro aspetto da considerare.

  13. 17 gennaio 2012 alle 21:37

    L’ipotesi è suggestiva, ma credo che se così fosse il capitano della concordia e la stessa compagnia lo avrebbero, in un modo o in un altro, detto. il primo si è rovinato la vita, la seconda l’immagine e le casse. rimarrebbe l’ipotesi che la nave sia stata presa da un siluro proprio mentre era vicinissima a uno scoglio, ma quante possibilità ci sono?

    domanda tecnica: non ci capisco praticamente niente di missili sparati da sommergibili.. che gettata hanno? ovvero, nel caso, chi ha sparato il siluro dove si sarebbe dovuto trovare?

  14. Mauro
    17 gennaio 2012 alle 21:47

    Scusa, autore del post, tanto per capire, perché quel che scrivi è un po’ contorto: tu stai affermando che forse l’affondamento della nave è stato provocato da un sottomarino iraniano, guidato da elementi contrari al regime che domina il paese islamico, allo scopo di provocare una reazione di israele e degli stati uniti e scatenare un attacco contro l’iran. Peccato che nessuno parli di attentato terroristico e che dunque il piano sia stato un buco nell’acqua. Un fallimento, per questi complottisti americani e israeliani. Se esistono, naturalmente. PerchÉ le fonti da te citate sono inconsistenti. Il link in fondo all’articolo non è messo per bellezza. Basta cliccare. Si finisce su una pagina scritta da un autore fantomatico, non meglio qualificato, che ha come fonte un dispaccio inviato al cremlino. Dispaccio di cui naturalmene non si ha evidenza. Dove è? Chi l’ha letto? Il fantomatico autore? Ma se è per questo, allora l’ho letto anch’io: dice che il naufragio è stato provocato dalla condotta imprudente del comandante della Costa Concordia. Caro amico, le opinioni sono opinioni, come scrivi a una persona che ha commentato il tuo post, e ognuno scrive quel ch vuole. Le notizie, invece, sono notizie, e vanno documentate, verificare, giudicate. La tua ricostruzione di questo tragico fatto è fondata sul nulla, le tue notizie sono fornite da un autore anonimo, il flash del cremlino me lo posso inventare anch’io e forse bisognerebbe evitare di presentare come notizie quelle che sono speculazioni. I pgiornalisti fanno molta fatica, quelli che si trovano ora al giglio meritano rispetto, loro almeno si stanno sbattendo, e non lavorano di fantasia.

    • 17 gennaio 2012 alle 22:05

      In tutta la tua esposizione hai pienamente ragione. Grazie!
      Nei fatti e prima di metterlo in rete in italiano, ci ho pensato molto, proprio per non inondare la rete di notizie che possono avere il sapore della solita bufala; di fondo, visto che mancano i riferimenti al sito di Sorcha Fall, lo potrebbe essere, ma da un certo punto di vista, così come accadde per l’incidente di Ustica, ci sono alcuni punti oscuri che meritano una certa dose di luce.
      Per esempio l’immediatezza degli arresti del comandante e le giustificazioni date dalla procura lasciano molto a desiderare, in secondo luogo, visto la gravità della situazione, le risposte date dal comandate al suo suo superiore della Guardia Costiera, sembrano quasi che ogniuno recitasse una parte be definita.
      Sarà complottismo, becero complottismo…ma molte cose a mio parere non tornano. Ora che sia un problema iraniano, come recita il sito di Sorcha Fall o che sia un evento deviante da altri problemi ben più grossi (non si parla più della manovra n.2 del governo, ad esempio) non è dato da sapere e se alla fine è veramente una manovra dell’idiota di turno…beh abbiamo fatto ploff.

  15. Alex
    17 gennaio 2012 alle 23:43

    Forse la spiegazione dell’incidente è più semplice e richiede la conoscenza di un po’ di fluidodinamica. In particolare mi riferisco al principio di Bernoulli. Quando si naviga in mare aperto l’acqua lo scafo della nave subisce una pressione laterale sui due fianchi da parte dell’acqua che vi scorre affianco. Quando si naviga vicino alla costa la pressione laterale dalla parte della costa è minore rispetto a quella dalla parte del mare aperto. Si crea così una depressione che attira la nave contro la costa. Nel Concordia la falla è nella parte posteriore dello scafo e la barra stabilizzatrice, presente nella parte anteriore dello scafo, è perfettamente integra. La nave deve aver quindi sbandato con il posteriore verso sinistra appena dopo aver iniziato a sfiorare la costa, proprio a causa del principio di Bernoulli. Il resto fa parte della manovra disperata di portare la nave al porto oppure di un’avaria conseguente all’impatto. Tra le altre cose la depressione del principio di Bernoulli dipende dalla velocità, quindi il Concordia potrebbe aver seguito la stessa rotta vicino all’isola, già effettuata in passato, con una velocità un po’ più elevata del solito.
    Del resto il principio di Bernoulli, ben noto nella navigazione fluviale e meno noto nella navigazione in acque aperte, potrebbe aver avuto un ruolo anche nell’affondamento del Titanic. Infatti gli storici riferiscono che la nave non rispose per 30 secondi al disperato tentativo di farla virare. Lo stesso ruolo lo ha sicuramente giocato nella collisione tra le navi Olympic e Hawky. Nel momento in cui queste navi hanno iniziato a navigare appaiate sono state tirate l’una contro l’altra.

  16. tindora
    18 gennaio 2012 alle 18:27

    perchè non si smette mai qui in Italia di fare ipotesi assurde, dietrologia, andando a cercare motivazioni che rasentano il ridicolo. Per piacere.

  17. Kiara
    18 gennaio 2012 alle 20:53

    RISULTATI DELLA RICERCA PER: FORSE PERCHÉ ESISTONO PERSONE CHE CREDONO E SI LIMITANO A CREDERE SOLO QUELLO CHE DICONO ALLA TELEVISIONE!!! POI TI RICORDI LE TORRI GEMELLE?? ERANO 2 AEREI??? A DISTANZA DI ANNI SI VIENE A SCOPRIRE CHE LE HANNO BUTTATE GIÙ CON UN AEREO UN MISSILE E IL COLPO FINALE ( per assicurarsi il crollo) CON ESPLOSIVI MILITARI.. MA ORMAI DOPO TANTI ANNI VA TUTTO BENE TUTTI ACCETTANO…. E SECONDO ME TRA MAGARI 1 O 2 ANNI SI VERRÀ A SAPERE LA VERITÀ SU QUESTA NAVE.. CHE A MIO PARERE L’HANNO BUTTATA GIÙ E QUEL POVERO CAPITANO SE LÈ PRESA NEI FONDELLI!!!

  18. massimo barioni
    18 gennaio 2012 alle 21:36

    Ma come? Un comandante che ha passato meta’ della sua vita per mare, fa una manovra a dir poco folle, si spatacca sugli scogli; non contento, lascia il suo posto, e scappa come un cuoco impaurito, e risponde pure al telefono cercando di negare la verita. Noi, popolo di navigatori etc etc, sputtanati da questo signore per sepre (che fara’ meglio ad ammettere che era pesantemente sotto droghe per giustificare un disastro simile ) diamo la colpa agli iraniani. Ma chi ha scritto quel pezzo, il cugino di Schettino?

  19. Hurr
    18 gennaio 2012 alle 22:29

    Leggete wikipedia. Un siluro non arriva cosi’ lontano, se fosse uno di quelli ultraveloci sovietici ci metterebbe circa 10 ore dal largo della Siria e non pochi minuti, e dovrebbe essere cosi’ furbo da girare verso destra al momento giusto per raggiungere l’isola del Giglio, a meno che non prenda il prolungamento del tunnel della gelmini. Ma cosa si fuma chi scrive ste stronzate? Ne dia un po’ anche a noi piuttosto.

  20. aler
    19 gennaio 2012 alle 00:19

    la assurdità è credere che questa nave sia un remake del titanic, troppa tecnologia doveva saltare, giuro a me sembra più irreale che la nave con i sonar ,gps, e via discorrendo sia andata contro gli scogli, che invece sia successo dell’altro,(ho letto l’articolo sul principio di bernulli,sembra anche una ottima idea ….) vorrei precisare a tutti quelli che vedono lo scoglio sulla nave, che la nave dopo la prima botta, ha proseguito, ha girato e se messa in secca ricevendo una seconda botta la falla vera quella che dice l’articolo, non la vedremo mai, questo è certo!

  21. Fabio
    19 gennaio 2012 alle 11:04

    Ragazzi, effettivamente c’e’ stata una grossa esplosione, il botto lo si e’ sentito fin da qui, e’ il vostro cervello che e’ andato in pappa! Comunque grazie di esistere, cazzate come questa mi allietano sempre la giornata…

    • nemesi
      12 febbraio 2015 alle 19:10

      Italiota, non ti stai neanche rendendo conto che gli ammmerikkani te lo stanno mettendo nel di dietro. Se vorrai sopravvivere dovrai fare l emigrato. Sei sotto l’ imperialismo statunitense che tutto fa e tutto disfa. Il popolino ancora deve svegliarsi e se non lo fa, cavoli suoi, servo è e servo sarà.

  22. 19 gennaio 2012 alle 11:36

    Sei un povero ritardato.<

  23. YM
    19 gennaio 2012 alle 12:02

    ma quanta paura avete che non sia “tutta colpa di schettino”? Missile o arma teconologica o altro che male vi fa pensarci un po’, o forse è perchè è a voi che manca il fumo?

  24. Repo Man
    19 gennaio 2012 alle 14:07

    Ma basta con queste dietrologie…

  25. 19 gennaio 2012 alle 15:08

    ahahahahahahahahaha mamma mia quante seghe mentali. Ma quanto siete stupidi, è?

  26. Francesco Pellegrino
    19 gennaio 2012 alle 15:22

    Mamma mia quante cazzate in un solo articolo….complimenti!

  27. 19 gennaio 2012 alle 17:58

    ciao, questo tuo post è il PIU’ LETTO in WordPress.
    Cosa vorra dire?
    Che sotto sotto un pensierino ce l’hanno fatto in tanti?

    • 19 gennaio 2012 alle 19:38

      Non ne ho la più pallida idea o forse era proprio questo il senso dell’articolo di Sorcha Fall, ovvero creare quello stato di dubbio in cui è possibile manipolare le cose.

    • Melba
      21 gennaio 2012 alle 19:15

      Ma per piacere! E’ il più letto perchè è un post talmente assurdo che bisogna vederlo per crederci. Il link è passato di mouse allo stesso modo di quella frase che ha reso ‘famoso’ il capitano della Costa Concordia in tutto il mondo: “Schettino, salga su quella nave ca***!”
      L’unico pensierino da fare è quello di metterci una pietra sopra e passare oltre.

      • 21 gennaio 2012 alle 23:56

        Guarda che non c’è nessun obbligo di rispondere e nemmeno di leggere, oppure qualche piccolo tarlo gira tra i pensieri 😉 ?

      • Melba
        23 gennaio 2012 alle 08:11

        Pitocco :
        Guarda che non c’è nessun obbligo di rispondere e nemmeno di leggere, oppure qualche piccolo tarlo gira tra i pensieri ?

        Veramente il mio commento era in risposta a quello di mcc43 sul numero di lettori. Difatti nessuno mi ha obbligato a leggere l’articolo fino in fondo e non l’ho fatto, alla terza o quarta supposizione sballata ho smesso. Inutile perdere altro tempo a leggere tutta l’impalcatura costruttiva quando le fondamenta cedono.
        Oh ma tu puoi anche continuare a credere che tutti noi lettori abbiano la mente tarlata se ti fa piacere, per qualcuno probabilmente è pure vero.

  28. mousse@mad-design.net
    19 gennaio 2012 alle 20:55

    Ma un mappamondo l’avete guardato? Idioti.

    L’articolo è di provenienza statunitense e come ben sappiamo gli americani sono ignoranti come delle cozze.

    • 19 gennaio 2012 alle 21:40

      Saresti pregato la prossima volta, qualora tu tornassi, di essere un pochino più educato, salvo che la tua educazione non te lo permetta. In caso contrario non c’è nessuna obbligatorietà a rispondere e tanto meno di leggere questo post.

  29. tindora
    20 gennaio 2012 alle 15:28

    ma questo famoso siluro si era travestito da scoglio? i servizi segreti russi sono portentosi, magari hanno realizzato questo siluro-scoglio!

    • 20 gennaio 2012 alle 17:09

      Ah! Hai fatto la battuta 😉

  30. daniela bonetti
    22 gennaio 2012 alle 09:48

    ma che attacco terroristico è stata solo l’ incoscenza e la leggerezza di schittino

    • 22 gennaio 2012 alle 10:16

      Oddio, speriamo sia come la vedi tu, ma complottismo a parte, mi sembra cosi tutto strano:
      1) una nave di 300 m. alta quasi 60 metri passa vicinissima alle coste del Giglio;
      2) le carte nautiche riportano esattamente le altezze dei fondali;
      3) il nocchiere, il capitano in seconda, gli ufficiali di bordo della plancia di comando sicuramente erano al corrente dei bassi fondali;
      4) il capitano ha superato una serie di esami per poter condurre una bestia come la Costa Concordia e l’esame più importante non è solo quello di saper leggere le carte nautiche o fare il punto con il sestante, ma sopratutto la SA (Situation awareness), ovvero la consapevolezza dei rischi e la responsabilità oltre che della nave sopratutto dei suoi trasportati.
      5) il fatto è accaduto il 14 gennaio e da allora, come sempre accade in Italia, è stato l’unico elemente d’attenzione di tutti i media;
      6) dal 14 gennaio ad oggi il governo monti ha portato avanti una serie di riforme fumose ed inconsistenti che non porteranno nessun beneficio agli italiani, ma che sopratutto non saranno da stimolo all’economia, ci vuole ben altro!
      7) In questi ultimi tre giorni Monti è andato i Libia per riallacciare contratti (ne dubito) che erano stati sospesi a seguito delle decisioni del guerrafondaio di La Russa e dell’altro infame di Napolitano di intervenire a fianco della Nato per sopprimere Gheddafi ed il suo governo, con il quale avevamo firmato un trattato di amicizia e di non aggressione nel 2010;
      8) Sempre in questi ultimi tre giorni Scaroni, capo dell’Eni avvisa che metterà in vendita la Snam, la nostra azienda che opera nel settore del gas e che ha diversi contratti oltre che con la Libia anche con Algeria, Russia ecc.ecc. adducendo di vendere per gli interessi degli azionisti;
      9) Nei vari media italiani queste notizie sono riportate come cosa di poco conto, ma la parte del leone mediatico è sempre l’avventura di Costa Concordia.
      10)In Libia sono sbarcati 12.000 soldati Usa per proteggere uno dei maggiori punti focali per lo smistamento del petrolio libico: Brega. E nel frattempo è stata posticipata, forse a fine 2012, la mastodontica esercitazione che Israele e Usa avrebbero dovuto tenere all’inizio primavera (Austere Challenge 12).

      Ora è probabile che tutte queste cose sia slegate tra loro, ne dubito, ma la leggerezza e l’incoscienza di Schettino non si incastrano per nulla.

  31. Sille Apa Delmonte
    22 gennaio 2012 alle 19:23

    titanic all’italiana su effettoundici.com … la nostra opinione effettiva … http://effettoundici.com/2012/01/22/titanic-allitaliana/

  32. 22 gennaio 2012 alle 19:25

    Non avevo mai letto tante stupidate in un solo articolo.

    Lo squarcio è a sinistra perché lo scoglio era sulla sinistra della nave. Il capitano, in mezzo alle cavolate fatte, ha poi cercato di avvicinarsi alla secca e alla costa dell’Isola del Giglio girando appunto a sinistra per far incagliare la nave (che si è distesa poi sul fianco destro).

    Come fa un siluro a giungere dalla costa? Incredibile la fonte, ma ancora più incredibile che qualcuno abbia perso tempo per tradurre una simile stupidata.

    • 23 gennaio 2012 alle 00:18

      Se tu avessi un minimo di attenzione alle osservazioni degli altri che hanno postato, forse le stupidate scritte nel post, come le definisci tu, avrebbero un senso diverso.

  33. uitko
    23 gennaio 2012 alle 10:11

    voi avete assunto droghe pesanti da giovani….
    comunque secondo me sono stati i rettiliani. Sono chiaramente i primi segnali del 2012!

  34. YM
    23 gennaio 2012 alle 11:22

    E’ molto interessante la fila di oh mamma mia , ah aha, droghe, fumati ecc.
    soprattutto ora che sembra che la scatola nera resti … nera.

    c’erano le stesse sfilze quando si dubitava dei 10000 morti ammazzati dagli aerei di Gheddafi.e poi abbiamo saputo che “oh mamma mia” erano balle.

    anche solo ipotizzare che non ci sia un mostro da tenere fra le grinfie, sai che rabbia in questo paese giustizialista

    • uitko
      23 gennaio 2012 alle 19:12

      vabbè, ci sono stati depistaggi per una marea di eppisodi di cronaca gravi:
      attentati, incidenti vari etc.
      Ma non è che qualsiasi cosa accada si possano tacciare le critiche di inverosimilità appellandosi al passato. Poi che esempio fai? la libia ok, ma qui abbiamo decine di testimonianze dirette ed un eppisodio per nulla oscuro.
      Una pratica rischiosa ma molto usata, addirittura pubblicizzata, finita male per colpa di un errore di poche decine di metri.
      Se poi tu ci vuoi vedere i missili iraniani fa pure… però sappi che la controinformazione su internet ha un valore, e sparare pessimi articoli come questo fa male alla già vacillante informazione italiota. Scritta male poi, perchè l’articolo parte con un tenue “anche se è troppo presto per fare delle ipotesi” per terminare con “La questione iraniana e la spinta ad attaccare l’Iran è quindi sempre più evidente”. Cioè, si capisce bene che sto pezzo è solo una clamorosa illazione in cui l’unica cosa vera è proprio la prima parte virgolettata…

      • 24 gennaio 2012 alle 00:54

        Facciamo chiarezza, perché appare evidente che la lettura dell’articolo “incriminato” ha seminato un bel po’ di imbarazzo in chi lo leggeva. La fonte, ribadisco, ha una attendibilità relativa, ma i fatti riportati dalla fonte sono sul piano reale e nessuno, per ora, è in grado di provare il contrario.
        L’Iran è sotto attacco ormai da anni dalle forze Usa e Israeliane, o meglio è direttamente sotto scacco da quelle forze finanziarie che sguazzano nell’occidente a cominciare dall’Inghilterra – l’origine di tutti i mali di questo mondo – per passare dagli Usa (loro appendice) e terminare in Israele (la manovalanza sporca della finanza). Ovviamente questo è la mia deduzione, ma è sufficiente fare una cernita dei diversi articoli che si trovano anche sui giornali più blasonati (New York Times, Washington post, Financial Times, Herald Tribune etc.) per capire che ciò che viene scritto da questi è poi realizzato sul terreno di alcuni paesi che non amano allinearsi al pensiero comune atlantista o, che dir si voglia, quello in cui il denaro è in mano solo a certi pezzi da 90 che, guarda caso fanno sempre parte di una certa élite finanziaria anglosassone (nda. la City di Londra è un paradiso fiscale) il caso nigeriano dovrebbe aprire gli occhi anche ai ciechi.
        Ovviamente da questo a definire con certezza che quanto accaduto sia frutto di quanto riportato nell’articolo ce ne passa, ma è stato anche spiegato il perché. Alla fine non si parla di qualche manciata di denari, ma di valori immensi di diverse migliaia di miliardi di dollari e per il denaro, tutti, non vanno tanto per il sottile e la vita umana è solo, come diceva un certo personaggio cinese, briciola che cade dal tavolo dei commensali.
        Molte persone non se ne rendono ancora conto, ma ci stanno aspettando tempi sempre più bui, sempre più ostici e difficili, in cui la nostra vita comune sarà oggetto di continue vessazioni: dal denaro, alle poste, agli acquisti più banali (servirà sempre di pi l’uso della carta elettronica per pagare), impedendo di fatto al singolo di essere libero di fare e disfare come ad egli aggrada (per esempio in Usa l’uso del denaro contante è visto con sospetto).
        Tutti uniformati, tutti numerati, tutti omologati.
        Al giorno d’oggi, per l’uomo normale che lavora e che ha una vita normale se venisse bloccato per un controllo, saprebbero ogni cosa della sua vita: dall’ospedale, agli acquisti, ai suoi gusti sessuali, alle sue velleità (basta pensare che molti continuano stupidamente a dare i propri nomi e cognomi reali in facebook o in Twitter pur sapendo che questi due “social-network” sono controllati – adesso si usa il termine anglofilo “monitorato” – dai servizi israeliani e usa costantemente) ai passaggi autostradali, a quante multe ha preso dove come e quando, dalle strisciate delle varie carte di credito (meglio dire di debito) e che cosa ha acquistato e perché, senza contare ai svariati test che vengono propinati in rete, da quelli politici a quelli più scabrosi. Ogni cosa è vagliata e nessuna è persa, come stupidamente crede la gente. E quello che spesso sento dire è la frase più stupida che abbia mai sentito: non ho niente da nascondere. Falso!!
        Falso, perché vallo dire alla moglie, alla fidanzata che sei andato in sito a luci rosse per gustarsi l’occhio o per altre velleità; falso, perché alcune cose come certi social network, obbligatoriamente ad iscrizione, non permettono l’iscrizione a cani e porci; falso perché anche per il più imbelle delle persone, se può, evade il fisco. Insomma sono solo le balle di chi ha i piedi di argilla, crede di camminare sulla dritta via, ma appena incontra un sassolino si sbriciolano le sue certezze e lì si apre la botola che porta direttamente nella fogna.
        Questa piccola divagazione è solo per far capire che metodi e sistemi per distogliere, contraffare, mascherare, offuscare, manipolare, rimescolare i fatti sono infiniti e quello di Costa Concordia, per me, è una copia molto simile a quanto accaduto con il missile di Ustica, prima divenuto, libico, quindi americano, poi russo ed infine…scavando, scavando: francese.
        Nessuno l’ha detto ufficialmente, e la Francia non ha pagato un becco di un quattrino agli eredi dei morti di Ustica, ma tant’è.
        Per mio conto mi auguro veramente che questo fatto sia solamente la follia di un idiota che ha voluto fare il bullo e non per i morti che ci sono stati, ma per la semplice ragione che di complottismi ne abbiamo piene le palle e da oltre 70 anni l’Italia è luogo ideale per queste manomissioni.

  35. 23 gennaio 2012 alle 13:12

    articolo molto interessante.. Ma ho i miei dubbi a riguardo..

    • 24 gennaio 2012 alle 00:56

      Il dubbio è spesso fonte di verità o di grandi sconfitte, dipende come ne incanali le forze.

  36. uitko
    24 gennaio 2012 alle 12:20

    Pitocco grazie per la lunga ed accalorata risposta ma ti rendi conto che…che nulla di ciò che hai detto ha senso!
    Voglio dire, abbiamo una nave che sbaglia manovra e finisce sugli scogli.
    Mi parli di Iran e di manovre militari.
    ok.
    Mi parli di controllo informatico, facebook e carte di credito.
    ok.
    E quindi?
    Ogni evento con un minimo di risonanza mediatica e non comune può essere dovuto alle tensioni internazionali ed io lo devo credere possibile “a priori” perchè siamo in mondo dove tutto è modificabile?
    Non hai detto cosa sbagliate in sè, ma nello specifico sei un pochino paranoico. Restiamo ai fatti please. Analizziamoli con coerenza, capisco la voglia di sapere e di spiegare i fatti, ma qui stiamo semplicemente appiccicando artificiosamente la nostra visione del mondo ad un fatto che può avere altre e più semplici spiegazioni.
    Un processo tipico del complottismo, per di più infido dal punto di vista intellettuale perchè ovviamente io non posso dimostrare “che non c’entrano gli iraniani”. Ma del resto non posso dimostrare (e nemmeno tu) che non c’entrano nemmeno gli UFO…e quindi?

    • 24 gennaio 2012 alle 14:39

      Grazie a te per una risposta che mi ha fatto anche sorridere “Non hai detto cosa sbagliate in sè, ma nello specifico sei un pochino paranoico.”
      E’ vero, visto da come la scrivi tu sarei sicuramente paranoico, ma la paranoia è in ciò che scrivo o in quello che ci circonda? Pensaci, se vuoi!
      Io ho evidenziato che l’aspetto mediatico del naufragio copre, come ogni altra cosa accaduta in passato, eventi ben più gravi e ben più importanti per il nostro futuro e quello delle nostre generazioni.
      Quello che accade appena fuori dell’uscio di casa credo dovrebbe interessarci, ed anche molto, poiché da ciò che accade e come accade gli effetti li vivremo sulla nostra pelle. Ed invece il pensiero comune, quello più becero ed ignobile, si ferma sulla spiaggia del giglio a fare foto. Non ho parole…!
      Per quello che mi riguarda non voglio scendere sulla discussione di come o cosa e perché la nave si è incagliata. No me ne frega nulla, salvo che questo fatto non copra altre vicende sulle quali si vuole mantenere il silenzio, che poi è quello che sta accadendo.
      L’esempio della Snam o delle prossime manovre sulla cassa integrazione, dovrebbe aprire gli occhi, ma invece tutti incollati a capire se usciranno o no le tonnellate di petrolio…o per capire che maglietta indossava la puttanella di turno che stava con Schettino. Ma che caspita ci può fregare di tutto questo? Nulla, no?
      Permettimi inoltre di aggiungere che le mie osservazioni, come hai evidenziato tu, sono parte di una visione molto soggettiva, la mia ovviamente, ma che sono frutto di verifiche ed incroci di notizie che si riesce a scoprire. Altra considerazione che deve essere chiara è che spesso si fa l’errore di cercare la notizia sulla quale si vuole appiccicare a tutti i costi una certa visione e spero con tutto il cuore di non fare questo errore, sarebbe deleterio per gli sforzi che faccio. A Tale proposito mi viene in mente un incontro avuto anni fa, proprio all’inizio della guerra in Iraq, con un addetto “commerciale” canadese che parlava perfettamente italiano. Ci fu una discussione che durò quasi 3 ore sulle motivazioni del suo invio in Iraq, giustificato come supporto alle aziende irachene che volevano lavorare senza il peso di Saddam sul collo. Sappiamo come è andata a finire…e questo per dire che già da allora quanto veniva in parte mostrato al mondo era la solita mistificazione mediatica per coprire altri obbiettivi ed altre porcate poi compiute in nome della democratia.
      Ad ogni modo il tuo pensiero è sempre bene accetto e pur apprezzando solo in parte il pensiero illuminista riporto la frase di Voltaire “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire”.

  37. Luciano
    24 gennaio 2012 alle 22:08

    ” – Avvistati galeoni spagnoli al largo delle costa della california, Charles, non può provare la presenza di quei galeoni.
    – e lei non può provare che non ci siano”

    Tante parole, e alcune dette con un po’ di leggerezza a mio avviso :
    non ci sono foto della falla? vai al giglio con un teleobiettivo a vedere se fai fare di meglio, o se la capitaneria ti fa andare più vicino dei giornalisti…
    difficile che succeda una cosa del genere? più facile di quanto pensi se non si è accorti, e tante persone credono, a torto, che le navi si comandino da sole.
    accetto la critica agli arresti domiciliari, ma infatti se ne sta discutendo e comunque uno dei punti che tu non citi era il pericolo di fuga, ed era il motivo principe per gli arresti domiciliari.
    La nave si è adagiata a destra perchè ha colpito la scogliera sul lato destro, appogiandosi sopra. Perchè non si è riversa a sinistra? semplice, schettino ha dichiarato (leggibile sui verbali) di aver riempito le casse di zavorra per bilanciare la nave, facile da pensare, in quanto manovra standard in caso di via d’acqua. E’ quindi ipotizzabile che la nave non fosse eccessivamente sbandata sul lato sinistro, aggiungendo l’accelerazione laterale dovuta alla rotazione dello scafo in senso antiorario (ovvia, siccome era stata gettata l’ancora) e il colpo con la scogliera, la dinamica non mi sembra affatto strana.

    Su tutto, sono d’accordo sulla libertà d’idea, e hai diritto di dire la tua. Io però, prima di esporre le mie idee, studio a supporto di esse. E come se Eintein avesse enunciato la teoria della relatività giustificandola con “credo sia così”. Non si parte mai dal risultato. Si parte dall’equazione e ci si arriva. Mi sembra tu sia partito da un risultato invece.

    • 25 gennaio 2012 alle 01:48

      Più che un risultato, per altro messo pure in dubbio da me stesso, (la scatola nera, guarda caso non è utilizzabile, per ora e chissà quando lo sarà…), ho esposto alcuni dubbi, tra le altre cose suffragate dalle mille circostanze dubbiose anche di chi ha risposto all’articolo.

  38. 29 aprile 2012 alle 21:31

    Non mi sono associata, da subito, al coro dei colpevolisti per il Capitano Schettino, pur ammettendo gli errori commessi. Errori grossolani, direi! Ne ho parlato, a suo tempo, nel mio blog.
    “Tutti addosso a Schettino. Il capitano ha sicuramente commesso dei gravissimi errori. Ma è solo lui il responsabile?
    Mi chiedo come si sarebbe dovuto operare nell’eventualità in cui il comandante, per un motivo qualsiasi, avesse improvvisamente perso il senno e non sarebbe stato manifestamente in grado di gestire un problema di tale portata.
    I passeggeri avrebbero avuto chances di vita?
    La risposta può attendere”.

    • 29 aprile 2012 alle 23:11

      Io non sono per la colpa di Schettino a priori…ci sono molte lacune, che guarda casa, ora come ora, sembrano essere state dimenticate, almeno così appare dai media. Una fra queste la fantomatica scatola nera di cui nessun giornalista parla più e che, pare, sia danneggiata, irreparabilmente. La cosa appare ancor più bizzarra perché la scolta nera, per sua definizione, è uno strumento che dovrebbe resistere a maltrattamenti ben superiori a quello che ha subito in questo “incidente”.
      Tutto è così nebbioso che sembra quasi una messa in scena di una commedia, tragica, purtroppo, nella quale le cause banali hanno il sopravvento, così che per un inchino pubblico ci si avvicini a poche decine di metri dalla costa e che, la cosa appare strana e pittoresca, la capitaneria – pur sapendo di questa “usanza” – non abbia mosso dito o provveduto a redigere verbali nei riguardi di costa crociere.

      • 30 aprile 2012 alle 08:33

        e adesso, con il servizio di rimozione e traino in porto appaltato a una “fidata” ditta a stelle e strisce, c’è da temere che si provvederà a eliminare ogni altro eventuale indizio utile a una differente ricostruzione dei fatti.
        saluti

  39. mefistonero
    16 Maggio 2012 alle 14:39

    Come mai tutte le operazioni di sicurezza e di protezione della Concordia e della TITAN MICOPERI che sono le vincitrici dell’appalto per la rimozione del relitto sull’isola sono state affidate ad un super agente israeliano specializzato nell’antiterrorismo……. Cosa bolle in pentola? Ma allora la nave Concordia mantiene più segreti ora di quanto si potesse mai a livello pubblico pensare. Ma è stato davvero un incidente?……Ci sono cose sulla nave che non dovranno essere di dominio pubblico una volta riportata in condizioni di navigabilità?….

  40. 26 Maggio 2012 alle 00:14

    Comunque la si pensi sul naufragio, questo articolo è da leggere per lo spaccato che dàdel nostro paese. E poi gli xenofobi se la prendono con i poveri immigrati come se fossero loro la nostra disgrazia!

    http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=496

  41. Emanuele
    4 febbraio 2013 alle 20:56

    L’ipotetico attacco terroristico prevedeva 4 mila vittime (l’incagliamento della nave non era prevedibile) e si avvaleva della collaborazione del Comandante, corrotto o ricattato. Coinciderebbe col primo centenario della vittoria italiana sulla Libia.

    • 5 febbraio 2013 alle 00:47

      Hai qualche link a tale proposito?

  42. 3 aprile 2013 alle 12:07

    ???

    “I sub sono dotati di mute australiane in pvc anziché in neoprene, più sicure se in contatto con agenti aggressivi; sono state anche predisposte attrezzature speciali al fine di evitare contaminazioni batteriologiche in immersione”

    da IL DIFFICILE RECUPERO DELLA COSTA CONCORDIA
    Gazzetta di Parma, 2/4/2013. p. 16

  43. 10 luglio 2013 alle 10:04

    “Costa Concordia. L’altro volto della verità” – ETS

    http://www.edizioniets.it/scheda.asp?N=9788846736215

  44. nemesi
    12 febbraio 2015 alle 18:52

    Ora tutti gli automi che non vogliono aprire gli occhi, nonostante qualcuno si stia impegnando a farlo, come si spiegano la pena piuttosto bassa, data a schettino, e per di più senza carcere? Curiosissimi i pollici in su, dati numerosi ai post che sostengono la verità di regime data dai media, e altrettanto numerosi quelli in giù, ai post che propongono la verità alternativa. Eh poro mondo!!

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