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Bimbo minchia ti tasso!
In questi tempi di ripresa economica, di luce in fondo al tunnel, ho trovato questa storiella che dovrebbe aprire gli occhi anche ai più ingenui sostenitori della ripresa in atto:
Un bambino mi ha chiesto cosa sono le Tasse:
gli ho mangiato l’82% della sua merendina.Più tardi ho visto che la seconda merendina l’aveva mangiata di nascosto da me:
GLI HO DETTO CHE E’ UN EVASORE.In qualità di EVASORE, come sanzione, deve darmi il 200% dell’82% della merendina evasa + gli interessi.
Ma merendine non ne ha più.Gli ho detto che domani gli mando Equipapà a sequestrargli i giochi se non mi versa la sanzione.
Ha pianto tutto il giorno…
Anche i bimbi soffriranno la morsa che lentamente ci sta distruggendo, anche loro diverranno oggetto di interesse per l’imposizione fiscale: aumenteranno le tasse scolastiche, i costi per le visite mediche, per le medicine, senza dimenticare tutto il parco nutrizionale per finire nel giardino dei balocchi, che importiamo. Il lato positivo sarà che finalmente avremo, forse, dei bimbi più magri, meno obesi e con minor malattie del sistema endocrino spesso causate dall’eccessivo uso di alimenti composti da sostanze estranee. Un ritorno al passato, ma con un pegno per la società inimmaginabile: bimbi viziati che in mancanza della droga quotidiana delle schifezze che gli somministriamo ci taglieranno la gola alla moda salafita o takfirista.
Siamo difronte ad una situazione che non ha via d’uscita e nonostante i grandi proclami dell’attuale governo (riforme+ripresa economica, abbiamo rilanciato l’economia con la creazione di 54 mila nuovi posti di lavoro), i problemi strutturali rimangono sul tappeto senza nessuna vero cambiamento. Ci parlano di quella del Senato, che si sta arenando, delle Provincie, mai messa in atto, della creazione delle mega regioni, o dei piani territoriali omogenei (dove confluiranno i parassiti pubblici di regioni/provincie/enti-in-via-di-soppressione), ma di appropriati cambiamenti strutturali non c’è nemmeno l’ombra.
Uno di questi, ad esempio, potrebbe essere il cambiamento strutturale dei contratti del pubblico impiego parificandoli a quelli del privato, con le stesse caratteristiche: chi fa e produce efficienza rimane e fa carriera, chi scalda la sedia od ostacola i miglioramenti va a casa o in galera. Un altro potrebbe essere quello di limitare i versamenti obbligatori che il dipendente pubblico effettua ai sindacati, e sono diversi miliardi all’anno che vanno ad ingrassare associazioni che non hanno nessun obbligo di bilancio. Un altro invece potrebbe riguardare il finanziamento dei partiti, ultimamente passato in sordina: non se ne parla più! Che senso ha che partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento prendano denari? Eppure accade, e stiamo parlando di 2,5 miliardi nel totale. Gli interessi sono moltissimi e talmente ingarbugliati che colpiscono anche quelli che vorrebbero tenersene fuori, ma è impossibile: una volta entrati nella macchina della burocrazia non se ne esce! Per limitare le spese ci sarebbero moltissime voci da ritoccare al ribasso, una per tutte: gli stipendi dei parassiti di camera e senato, un’altra ridurre il numero dei dipendenti del Quirinale, che cosa servono 1720 persone per una sola persona con una spesa di oltre 211 milioni?
Ma sono solo poche voci che non incidono minimamente sulla voragine del debito dello stato che in questi ultimi mesi, da gennaio ad oggi, ha prodotto 98 miliardi di debito.
Eppure in tutto questo, quello che ancora molti italiani non hanno capito, è che il sistema ha bisogno di alimentarsi con il continuo drenaggio di denaro dal privato, solo così “questo stato” può continuare a sopravvivere. Certo quelli che hanno dato il voto a Renzi, pagando l’obolo “obbligatorio”, non capiranno mai; ma gli altri, i diversi milioni di italiani, dove stanno, sempre con la testa sotto la sabbia o davanti alla TV per i pallonari?
Comunque prepariamoci alla prossima stringata “obbligatoria”. Lo indica apertamente il FMI su richiesta della Deutchbank che l’anno scorso indicava l’unico sistema per rimettere in sesto i conti disastrati della nostra terra: prelievo forzoso, ovvero patrimoniale a go-go (si parla di un 10%). Già attuata con l’aumento dell’imposizione fiscale dei conti correnti, con l’aumento dell’IVA fino al 22%, ma ancora troppo poco per il sistema parassitario. Il ricorso di questa iniziativa criminale si inserisce nel piano del FMI che per voce della sionista Lagarde indica la sottrazione della ricchezza privata per assolvere ai debiti degli stati più indebitati. Già nell’ottobre 2013 il FMI suggeriva che la crisi dell’euro dovesse essere gestita aumentando le tasse. Il FMI aveva fatto pressioni per una tassa sulla casa da imporre dove non presente. Poi aveva chiesto una generica «tassa sul debito» nella percentuale del 10% per ogni famiglia della zona euro che avesse anche solo modesti risparmi.
Ma non è finita qui, perché oltre al prelievo verrà manipolato anche quanto fino ad oggi apparentemente sembrava stare fuori dai giochi: i fondi pensione e le assicurazioni. Questa pratica espropriatoria che verrà messa in pratica quanto prima, porterà alla vera distruzione del tessuto sociale. Immaginiamo quanti hanno investito i propri risparmi in polizze assicurative che a loro volta hanno agganciati i rendimenti ai fondi pensione: una volta messe le mani su questo enorme gruzzolo dai parassiti di stato colui che vorrà farsi liquidare la polizza dovrà aspettare probabilmente anni…queste cose però non ve le dicono i vari media allineati perché farebbero terrorismo. E’ il caso dei CACs (Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 96717 del 7 dicembre 2012) obbligazioni di stato che prevedono la variazione del tasso di interesse in corso d’opera e/o l’allungamento della scadenza a seconda delle necessità dello stato, come dire che se lo stato parassita non ha denaro ci impone di attendere qualche anno per rimborsarci del prestito che gli abbiamo fatto e/o di accettare un tasso di interesse più basso se non addirittura negativo!!!. Alla faccia del popolo dei BOT/BTPCTZ/CCT.
Vorrei solo ricordare che l’unico sistema per mettere la bestia parassita in condizioni di non nuocere è NON dargli da mangiare ed impedirgli di di rubarci dalle nostre tasche.
Italiani è un popolo di merda? Sì!!
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Cosa vedono i bambini quando guardano la TV?
Renzi, Bersani, Epifani, Napoletano, Letta, Berlusconi, Alfano, Cicchitto e tantissima altra pessima gentaglia. E’ questa l’educazione che la TV di stato vuol propinare ai nostri giovani?
Ma oggi è giornata di festa per quelli del PD, è stato eletto Renzi alle elezioni interne del partito. Tutti a festeggiare, a correre ad assaporare la bava del capobranco eletto dei suoi lecchini. Tutti in fila, ordinati e convinti della giusta scelta.
Bravo Renzi, hai capito l’indole della plebaglia, ma attento, perché oggi sei impalmato e domani fucilato.
Il posto è scomodo, ma i guadagni elevati: il rischio vale la scommessa.
Come possiamo giudicare questa fetta di italiani, meglio dire italiani idioti, dal minimo valore intellettivo?
Sono accorsi alle urne ordinatamente all’ordine del corno renziano e tutti hanno versato il loro obolo di 2 Euro.
Votanti: 2 milioni con offerta “non obbligatoria”, ma necessaria di 2 euro, risultato 4 milioni di euro ESENTASSE.
Grazie Renzi e grazie a tutti i coglioni del PD, doppiamente coglioni, doppiamente merdacce, stupidi, imbecilli, rincitrulliti, poltiglia mediatica inutile, servi della gleba, tappeti ad uso e consumo per cani randagi.
Siete così stupidi nella vostra illuministica supposizione che, oltre a condannare la corruzione dilagante da destra a sinistra, pagate anche per andare ad eleggere un altro corrotto, un servo dei poteri forti, uno dei tanti infami che provvederà a ciurlarci nel manico. Amico di Blair quel bel tomo di inglese che ha sempre contrastato la politica estera italiana (leggasi Libia, Russia, Cina, Iran, Siria) favorendo invece gli omicidi mirati della sua patria sionista.
Questa è la sinistra italiana, quella sinistra che negli anni di piombo difendeva i deboli ed ora, inamidata e profumata, adorna gli altari dei suoi stessi carnefici.
Doppiamente fessi, stupidi, ignoranti, ciechi e creduloni nella speranza che questo impostore sia la chiave di successo dei fallimenti di milioni di persone.
Ma non siete soli in questo liquame mediatico, in questa orgia inopportuna senza senso: voi, assieme al popolo della destra berlusconiana, sarete i primi a cadere accompagnati dai vostri alfieri di turno. L’esempio è più verace di mille parole. Il 27 di novembre una manifestazione del poplo della libertà manifesta sotto palazzo Grazioli per sostenere l’altro impostore. Tutti in piazza a correre a sorreggere il calice della falsità e dell’opportunismo tipicamente italiano. Tra questi un gruppo di manifestanti con uno striscione in mano: “Sorci e ladri fuori dal Parlamento”. L’intervistatore di Rainews24 chiede ad uno di questi: “Ma lei crede veramente a quello che avete scritto?” – Risposta di uno che aveva in mano lo striscione: “Mah? Non so, io sono qui giusto per dare una mano”. Altra domanda ad altro sostenitore: ” Lei è d’accordo su quello che avete scritto?”. – Risposta di uno che teneva lo striscione: “Boh?! No so mica che vuol dire. Non l’ho mica scritto io! No so, vede io sono qui a sostenere Berlusconi”.
Questo è il popolo della libertà alla pari dei due milioni del PD: gente inutile, carne da cannone, poltiglia utile da mettere davanti alle armate per difendere le persone più valorose che, purtroppo in Italia mancano.
Questi, quelli del PDL, ora FI e gli altri del PD, tutti appartenenti alla massoneria, sarebbero le persone che dovrebbero fare l’Italia a mettere i conti a posto, chiedendo l’offerta obbligatori di 2 euro dopo aver succhiato linfa alle istitutzioni, sarebbero quelli che risolleverebbero l’economia asfittica piegata da una tassazione parassitaria di uno stato egemonizzato dalle massonerie internazionali? Questi sarebbero quelli che combatterebbero il Piano Salva Stati Europeo che prevede l’esborso di 50 miliardi per 20 anni? Ricordatevi, l’anno prossimo 50 miliardi saranno tratt fuori dalle nostre tasche e così avverrà per 20 anni. Chiedo, da povero stupido ed ignorante, come sarà possibile se per trovare qualche mione a copertura dell’IMU mancante si sono fatte delle capriole?
Questo popolo idiota merdaccia, stupido, vigliacco, codardo e sopratutto “INAFFIDABILE” come farà a dare da mangiare ai suoi figli?
Meritate la fine che vi siete costruita, la meritate fino in fondi, voi, i vostri figli e le generazioni che verranno.
Ragnatele
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In un articolo di Angelo Panebianco, apparso ieri sul Corsera, finalmente evidenziava il sistema plutocratico che sta soffocando l’Italia, quello del parassitismo pubblico delle piccole parrocchie, degli orticelli e degli interessi personali, della magistratura compiacente a certe correnti e quella delle grandi lobbies colluse con la politica.
Panebianco mette il dito nella piaga dell’inamovibilità dello schema plutocratico, che se da un lato dovrebbe aiutare il cittadino per le sue necessità, dall’altro questo schema si è invece incancrenito dietro ad un insieme di regole, leggi ingarbugliate, commissioni regionali, provinciali, comunali, enti, consorzi, tali che qualsivoglia iniziativa a risolvere i problemi del comune cittadino si perde nelle pieghe del non fare e dell’irresponsabilità pubblica e sociale, contrariamente all’attuale governo che intende portare avanti una politica di “cambiamento”.
Il cambiamento supposto sembra essere le elezioni anticipate che PD e M5s vorrebbero anticipare subito dopo l’uscita di scena di Berlusconi. La vittoria sarebbe certa, suppongono, ma il sistema sarebbe sempre il medesimo: immobilismo. Correttamente Sallusti de “il Giornale”, espone una visione preoccupata della questione che renderebbe effettivo il potere disgregatorio della classe dei magistrati a favore dell’asse Corsera-PD-M5s. L’efficienza di questi togati è sorprendente, ma non meraviglia più di tanto, perché se da un lato essi compiono il loro dovere di “ingabbiare” i delinquenti, dall’altro perdono per strada pezzi della giustizia che loro dovrebbero gestire. Il caso dei magistrati necessari a snellire le migliaia di cause pendenti nel Veneto ne sono un esempio, su 69 magistrati assegnati dal CSM al Veneto non ne andrà nessuno: 63 a Napoli in un tribunale nemmeno costruito e 6 a Spoleto. Più che un’assurdità, come osserva il Presidente del Veneto Zaia, una presa in giro.
Possiamo dargli torto?
Eppure tra quelli che hanno lavorato alacremente per la sentenza contro Berlusconi a fine luglio c’è anche il magistrato che a Milano dopo un anno dalla sentenza non è stato in grado di produrre le motivazioni e l’imputato (uno stupratore) è stato messo i libertà. Tutto questo è solamente definibile come buona amministrazione della giustizia? Oppure una vetero compiacenza per alcune frange massoniche, che pur di mantenere saldo il loro sgabello di potere (ora un semplice trepiede, ieri uno scranno) accettano l’onta di obbedire ad ordini di scuderia che nemmeno uno stalliere di un ronzino accetterebbe.
L’immobilismo, la inamovibilità, l’impunità, le collusioni fanno ormai parte integrante di queste repubblica da decenni, con i governi della prima repubblica ed ora, sfacciatamente e senza alcun pudore, quelli della seconda repubblica. Tutti hanno messo la loro impronta, ma non per una caratteristica personale, ma solamente per abbattere lo stato di diritto che negli anni del boom economico, in parte, c’era.
Si pensi alla costituzione delle regioni, allo sdoppiamento dei centri di potere, alle Provincie, ai comuni, ai diversi gradi di giudizio della giustizia ai vari TAR, oltre al CSM e alla Corte di Giustizia europea. Senza dimenticare le diverse commissioni tributarie un vero labirinto totalmente gestito dagli stessi che comminano le sanzioni tributarie. I legami, i lacci, la poltiglia burocratica e talmente sofisticata che anche gli stessi appartenenti ne hanno paura, e tutto per un solo scopo: mantenere vivo il parassitismo statale affossando qualsiasi idea, impresa, slancio culturale. Ogni velleità viene castrata, ogni iniziativa viene falcidiata a meno che non sia un’idea o un progetto che porti denaro e potere alla bestia.
Il ragno, come lo definisce Panebianco, con la sua tela, è sempre in agguato pronto a colpire la sua vittima e innocente o colpevole non fa differenza purché sia spremuta e porti quei componenti essenziali alla sopravvivenza della struttura parassitaria. Si attaccano quindi i piccoli evasori, ma si mette a tacere i 545 miliardi dei grandi evasori, si spinge a chiudere un’azienda con oltre 40 mila persone (indotto compreso) millantando la salute pubblica, ma non denunciando i mancati controlli che il ragno (il parassita) avrebbe dovuto compiere nel corso degli anni (caso Ilva). Sono preferibili 40 mila disoccupati che una terra produttiva.
Nella sua attività parassitaria questa bestia non si cura nemmeno dei propri accoliti, come farebbero le api in un alveare, ma li usa e successivamente li getta nel brodo dal quale si nutre come il caso dell’immenso buco dell’INPS di 35 miliardi che metteranno a rischio le pensioni per milioni di italiani per il mancato versamento: pubblici e privati saranno defraudati di un loro diritto e nessuno pagherà per il maltolto, i responsabili potranno circolare per le strade impuniti e protetti dalle loro guardie (i magistrati).
Ecco quindi che il disegno del cambiamento proposto da Letta, si spiega come un lenzuolo lordato dalla concupiscenza, dalla bramosia, dall’egoismo, dall’ignoranza zotica di personaggi insignificanti.
Forse era meglio fare l’insegnante
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A volte parlare del parassitismo di stato è facile incorrere in errori e fare di un erba un fascio è spesso fuorviante. In questi giorni sono stati approvati i vari calendari scolastici e leggendoli si scoprono molte cose che spesso, nella vita comune per chi non ha figli o non è del settore, non si conoscono.
Bene, in Veneto si scopre che i giorni di “festa”, comprese le domeniche, sono 35 e considerando che le scuole iniziano il 12/09/2013 e finiscono il 07/06/2014, per un totale di 269 giorni (domeniche comprese) la scuola lascia spazio ai bagordi per un 13.06% del tempo totale. Se poi si considera che dal 07/06/2014 fino al settembre successivo passano circa altri 98 giorni (dipende dalla nuova data dell’anno 2014/2015) risulta che la struttura pubblica paga un esercito di insegnanti per un totale di “ferie” di 133 giorni (domeniche comprese) pari a 4,43 mesi.
Mica male il lavoro di insegnante che anche con un paga misera, come lamentano, possono comunque godersi uno spazio vitale ex-scolastico rigenerante di 4 mesi e mezzo. Certo il lavoro dell’insegnante è massacrante (18-24 ore settimanali), poiché si deve anche considerare i tempi per preparare le lezioni, i compiti (spesso fatti tramite quiz), le interrogazioni (spesso predeterminate e non a bruciapelo come si usava!). Insomma è un lavoro che deturpa l’anima e rende di sovente gli insegnanti una categoria piuttosto acida, saccente e presuntuosa, ma che gode di un meritato riposo.
Ma quanti sono questi insegnanti? Secondo i dati dell’Istat troviamo che essi sono: delle scuole per l’infanzia (91.827), primaria (253.894), secondaria di I° grado(178.347) e secondaria di II° grado (254 668).
Per un totale di 778.736 insegnati (esclusi quelli delle università).
Un vero esercito di consumatori che fino ad ora hanno fatto da volano per quel poco che è ancora rimasto di aziende in Italia. Sono costoro che possono programmare le ferie, decidere quando andare e dove andare e possono anche pensare di cambiare l’auto, di fare qualche spesa oltre il consentito per i comuni cittadini, strangolati dalla morsa plutocratica del parassitismo pubblico e dall’evasione fiscale dei grandi evasori (Banche, multinazionali, assicurazioni). Ma sono anche quelli che, specialmente negli istituti professionali e tecnici, hanno il doppio lavoro (in nero), danno ripetizioni (in nero), o danno consulenze sporadiche alle amministrazioni locali. Una fetta di attività che non subisce la mannaia del fisco, ma sono anche i primi a lamentarsi del negoziante che non ha fatto lo scontrino.
Eppure un numero di persone così grande produce una qualità educativa pessima, per cui molti studenti non sanno dove sia Eboli, quale siano, per esempio, i fiumi principali dell’Italia; non sanno chi era Foscolo, o gli artisti del Dolce Stil Novo. Sanno poco o nulla, molte volte aiutati da ricerche in Internet. Capirai che gran studio portare una ricerca in rete che equivale a scopiazzare! Nulla dalla propria crapa, solo farina del sacco altrui: basta infatti che uno qualsiasi scriva una castroneria su Wikipedia che subito viene riportata come oro colato, senza pensare di controllare l’esattezza, e i professori sottoscrivono senza rendersi conto che Wikipedia non è una fonte autonoma, ma segue sempre le regole di quelli che possono aprire o chiudere il rubinetto.
In sostanza appare chiaro che questo enorme esercito di persone ha le redini del futuro della nostra gioventù e visto che va tanto di moda, ma ultimamente non se ne parla più di tanto, sarebbe da capire che obbiettivi si pongo questi “docenti” nel portare avanti le loro lezioni visto che sanno invece molto bene come utilizzare le loro sudate giornate di ferie (133 giorni).
La gente dice…