Mosca ruba il frumento, davvero?!

Si legge: «La Russia è l’unica responsabile per l’incipiente crisi alimentare – ha proseguito, mentre l’ambasciatore russo lasciava Vassily Nebenzia la sala – Il Cremlino sta usando le forniture di cibo come un missile invisibile contro le nazioni emergenti».
Fa specie leggere che un paese come la Russia , al 3° posto nella produzione mondiale, sia la principale causa della fame in 14 paesi. Nessuna osservazione circa le condizionanti attività di rapina e furti legalizzati compiuti dalla Comunità Europea e dagli Stati Uniti. Vendere un prodotto per la Russia in questo momento è alquanto difficile sopratutto a causa delle limitazioni e chiusure operate dall’occidente atlantista che ha posto dei blocchi sulle transazioni bancarie come lo Swift.
E’ chiaro pertanto che l’interesse della Russia è quello di vendere i suoi prodotti, ma non è responsabile se qualche mago della finanza politicizzato ha messo dei cancelli per impedire di farlo.
Si continua a blaterare sul ladrocinio della Russia per il grano ucraino, sarà vero o falso è pacifico che nessuno lo sa, ma si sa per certo che l’occidente ha privato la Russia dei suoi introiti derivanti dalle attività economiche e finanziarie per un valore di 650 miliardi di dollari che certamente non sono paragonabili ai 100 milioni delle granaglie ucraine.
Qualcuno ci specula sopra e andrebbero cercati in quelle infami 4 “sorelle” del settore agroalimentare (Amber Daniels Midland (Usa), Bunge (Usa, Bermuda), Cargill (Usa) Louis Dreyfus Commodities (Paesi Bassi) che possono decidere chi vive e chi no.
La gente dice…