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La guerra incombe

Mentre i nostri politici sembrano irrisolvere i nostri problemi, la guerra incombe sulle nostre teste.

Mancano pochi attimi alla scintilla…ne vedremo delle belle.

Ritirate i vostri risparmi, comperatevi moneta straniera: dollari, franchi svizzeri, corone danesi, norvegesi e svedesi, dollaro australiano; comperate oro od argento e nascondetelo dove vi aggrada.

Comperatevi i generi di prima necessità: fiammiferi, candele, sale, zucchero, gasolio e benzina, carne secca, scatolame e quant’altro necessita per chi non ha un pezzo di terra da coltivare, perché tra poco, molto poco, i potenti della terra ci sommergeranno della peggiore schifezza che mai abbiano pensato.

E come quell’infame personaggio che alberga al Quirinale disse: “Ci aspettano tempi difficili, sopratutto per l’Italia…” non lasciamo che siano questi immondi filibustieri a guidare le nostre vite. Abbiamo già dato, è ora di gettarli giù dalla rupe Tarpea, senza ignominia, senza timore di compiere nessun misfatto, perché essi stessi sono il crimine, essi stessi sono la illegalità. E’ compito del popolo italiano liberarsi di questo peso insopportabile che ci opprime e ci devasta da oltre 60 anni. Ma essi, così’ come altri politici europei sono solo delle convenienti marionette che verranno spazzate così come spazzeranno anche le nostre vite.

La marina cinese e l’esercito cinese è pronto alle armi, anche a costo di una terza guerra mondiale, queste le dichiarazioni di Zhang Zhaozhongin difesa delle dichiarazioni degli Stati Uniti e di Israele di attaccare l’Iran e la Siria. I nostri media, servi pennivendoli, non riportano questo per non creare allarmismo, ma la realtà e ferocemente vivida e noi, complici involontari, accettiamo passivamente le scelte di un governo tecnocratico ed insignificante di un’azione che porterà l’intera umanità ai primi vagiti della civiltà.

Ref: war to Syria & Iran

  1. 19 dicembre 2011 alle 14:53

    per ora npn dicono niente: c’è lo shopping di natale, il cappone, l’albero e la messa in tv. Dopo la Befana, sarà un’altra storia: epifania del disastro!

  2. 19 dicembre 2011 alle 17:25

    Sicuramente mi stai considerando un pazzo, e forse in parte lo sono come tanti altri, ma ti confesso che sto facendo i conti del “casolino”, ovvero sto cercando di capire i consumi medi che abbiamo. Quanto zucchero consumiamo, quanto caffè ecc.ecc.
    Certo sembrerebbe una follia pensare in termini di scheda annonaria come avevano i nostri genitori o nonni, ma da uno stato di quiete ad uno di follia il passo è brevissimo, seppur molti segnali e avvertimenti ci siano da ambo le parti. E noi ne siamo preparati? Io credo di no per il semplice motivo che la gente sguazza nell’incoscienza, forse a ragione, ma ne dubito assai. Ieri, per fare un esempio, ho avuto la malaugurata idea di cercare una sveglia, una stupida e semplice sveglia elettrica (ma dovremo abituarci al tic-tac di quelle meccaniche). Comunque non avendo trovato nulla che fosse utile me ne torno all’uscita del grande magazzino di articoli elettrici ed elettronici e alle casse ti trovo una fila chilometrica di gente in attesa di chiedere un prestito personale per uno dei mille prodotti sovraprezzati proprio per i polli che in questo periodo si accalcano agli acquisti di natale.

  3. 19 dicembre 2011 alle 18:10

    Veramente non trovo elementi sufficienti per crederti pazzo. Se lo affermi tu, prometto di crederlo, con una certa preoccupazione perché ragionare sulla vita in termini di carta annonaria lo faccio anche io.
    Non solo: ho più di un cellulare nel cassetto perchè non mi decido a buttarli sebbene siano stati scartati perchè inservibili. Quando decido di rottamarli penso che ogni batteria andrebbe a inquinare qualche paese in Africa…. Figurati, allora, con che irritazione vedo i negozi timvodafonewind e vattelapesca zeppi di gente che si fa il cellulare nuovo perchè uscito un modello più recente.

  4. 19 dicembre 2011 alle 19:30

    Io sono dell’epoca delle care e vecchie lettere, ma la mia sfortunata calligrafia: orrenda, illegibile me ne impedisce un utilizzo più ampio. Pensa che un paio d’anni fa, in contrapposizione dell’invio di sms per gli auguri (pessima abitudine ed orripilante modalità di condividere una festività) ebbi l’idea di inviare invece alcune lettere di auguri di natale in formato cartaceo. La sorpresa dei destinatari fu tanto che meravigliò pure me per il fatto che si sorprendessero di una cosa che per secoli ha convissuto con la nostra vita. Com’è facile sradicare la cultura e le abitudini di un popolo, ti pare? Basta un sms, una stupida chiamata con skype e mille generazioni scompaiono in un baleno, imparando la “neolingua” di orwelliana memoria.

  5. 19 dicembre 2011 alle 19:43

    🙂 Sms? Sono cafonissima, non rispondo quasi mai agli sms perchè mi si incriccano le dita sui tasti, e il T9 è una tortura….
    Quando è comparso il cellulare ho pensato: magnifico, quando si è in pericolo, o bloccati in autostrada, o in ritardo a un appuntamento importante….
    Nel giro di un anno è diventato lo sfizio, e in due anni l’oggetto di uso più assurdo che si possa immaginare. Mi ricordo una volta in treno una tale che per un quarto d’ora ha parlato al cellulare …. del suo cellulare. E’ incredibile, ma assicuro che è accaduto.

  6. 20 dicembre 2011 alle 00:42

    mcc43 :

    :) Sms? Sono cafonissima, non rispondo quasi mai agli sms perchè mi si incriccano le dita sui tasti, e il T9 è una tortura….

    😀 ho trovato la soluzione per rispondere agli sms: lo colleghi al pc e scrivi da tastiera la risposta, se ti va. Il più delle volte non rispondo nemmeno io e non per maleducazione, ma perché, dato il caratterino che mi ritrovo, dovrei averne una scorta bella abbondante. Quello attuale, secondo me è deficiente perché oltre a non scrivere quello che digito, ma è probabile che l’abbiano fatto per dementi, non ricorda mai le parole che digito.

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