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12 Novembre 2011, la disfatta
Non entrerò in considerazioni politiche e nemmeno userò accuse contro politici corrotti e imbelli, incapaci di qualsia voglia azione che non sia a favore della loro pancia, già ne abbiamo abbastanza.
No, esporrò il mio punto di vista, quello di un qualunque essere vivente in questa terra italica che da essa ha assorbito e metabolizzato una piccola parte della sua cultura, della sua bellezza e della sua celebrità.
Questa sera ho assistito alla più infame e sozza immagine televisiva che mai avrei immaginato di poter vedere. L’uscita di Berlusconi dai palazzi del potere accompagnato da bordate di fischi e l’entrata di Monti con applausi.
Non c’ero all’epoca dell ‘8 settembre del 1943, ma suppongo che le scene fossero più o meno le stesse. Una parte gli italiani stanchi della guerra e dei patimenti e dall’altra una nazione, quella fascista, che si vedeva sconfiggere dall’imbelle carattere dell’italiano. Non c’è molta differenza, i due tempi, allora ed oggi, sono la stessa cosa: all’italiano non interessa ciò che accade nel potere, per lui è importante solo una cosa: avere la pancia piena e il cazzo sempre duro.
Ma anche le donne più infoiate sputano su quelli sempre arrapati e scoprono in essi la fellonia della loro incapacità di essere uomini a tutto tondo: incapaci di donare anche la propria vita per un ideale che superi la visione del proprio organo genitale. Le donne su questo hanno una visione del mondo molto più vasta. Beate loro e grazie a Dio che ha donato loro questa immensa virtù. Peccato però che sia soggiogate da esseri infami, incapaci di mettere assieme due cose semplici come la vita e il proprio onore.
Ma come possiamo parlare di onore ad una massa di stupidi, di ossequianti all’entrata in casa loro di uno straniero, di un non eletto, di un tecnico, del quale nessuno conosce le sue effettive politiche?
Chi è Monti per essere coralmente accettato da una plebe infame e succube? Chi è quella marmaglia applaudente che scodinzola come un cane di fronte ad un essere di cui nessuno conosce le mire?
Ho provato uno schifo assoluto nel vedere gli applausi; un senso di ribrezzo, di nausea, di vomito, di rabbia, di violenza che a stento sono riuscito a calmare. Quella gente, quella poltiglia informe di esseri accomunati da falsità da fallaci idee che scagliano pietre su quello che prima invece adulavano.
Per la seconda volta Piazza Loreto si replica davanti a palazzi del potere. Che immonda immagine, che schifo assoluto!
E questa è la gente che si vorrebbe amministrare? Questa è la gente per la quale si vorrebbe mantenere i posti di lavoro? Questa la gente che vorrebbe veder salvi i suoi risparmi? Questa la gente che si vorrebbe curare negli ospedali pubblici? Nooo, quella è la gente che vorrei vedere sputare sangue, che vedrei nei campi di lavoro a 15 ore al giorno a pane ed acqua e a bastonate. Quella gente non merita nemmeno un sorriso, ma solo la crux patibolata come gli antichi infliggevano contro i traditori infami della patria, come quelli che nemmeno meritano la mors jugula. Nemmeno nei campi di battaglia li vedrei e nemmeno nei circhi per il piacere di quelli che essi applaudono li vedrei tanto mi fanno schifo.
Gente abbietta, gente inutile, gente da laboratorio, da usare come cavie e sperimentazioni; gente inutile, come è inutile la vita di chi applaude alla morte di un capitano di una nave in tempesta ed incita alla ribellione il mozzo. Gente che nemmeno Dio prenderebbe in considerazione, tanto è schifosa ed infame nella sua indole. Persone idonee solo come centri di un campo di addestramento per cecchini, persone utilizzabili come cavie di un laboratorio di sperimentazione biochimica-genetica.
Quella gente non merita nulla se non il disprezzo e l’abominio dell’Italia intera.
La gente dice…