Archivio
Genova devastata, ma la colpa la dobbiamo dare ai cambiamenti climatici.
Solo qualche giorno fa in Liguria si abbattevano gli effetti dell’incuria delle amministrazioni e dello sfascio ambientale in cui versa l’intera Italia. Tutti a urlare, a fare scenate da commedia greca e nessuno che invece abbia avuto l’idea di prendere un’iniziativa per tamponare la catastrofe per evitare che si ripeta nel futuro. Uomo avvertito mezzo salvato, recita il detto, ma noi non abbiamo uomini, ma una massa amorfa di sfruttatori incapaci di pensare se non alla loro pancia, indifferenti alle tragedie che, giorno dopo giorno, si abbattono sul nostro territorio.
E’ accaduto, dopo mille avvisaglie, avvertimenti, programmi meteo condotti da qualche puttanella di turno, insomma è stato urlato anche ai sordi che erano in arrivo delle condizioni meteorologiche che avrebbero messo a dura prova le già deboli strutture e come in una tragedia greca anche Genova subisce l’onta della devastazione e della morte.
E il sindaco di Genova che dice: “Una tragedia assolutamente imprevedibile”, imprevedibile??? Ma se sono giorni che stanno massacrando i timpani con allerte, con proclami da fine del mondo, come fa essere una tragedia imprevedibile, come disse pure l’altro devastato mentale di Alemanno per l’inondazione di Roma di qualche settimana fa?
E nella sua fantasmagorica follia continua: “Io non mi sento di dare la colpa a nessuno. Il Fereggiano era un fiume di sicurezza su cui da tempo si era attivata l’attenzione della Protezione civile e del presidente della Regione. Sono stati fatti lavori dal Comune, tutto sulla base del piano di bacino“. In quel punto, osserva Vincenzi, “nel giro di qualche minuto si è sollevato un muro d’acqua a una velocità spaventosa“.
E’ probabile che il sindaco sia in buona fede, ma lo dubito fortemente, mentre è certo che quanto accaduto, per una stupida ed insignificante pioggia, a causa della cementificazioni che Genova ha subito nel corso dei decenni ha prodotto il disastro di oggi.
Non ci sono scuse e nemmeno frasi tipo quelle dettate dall’altro menestrello della politica massone di Napolitano che affermava “questi morti sono il triste tributo che dobbiamo pagare per i cambiamenti climatici“. E’ evidente che quando ci si trova davanti ad affermazioni del genere, a persone che non vogliono vedere le loro responsabilità scaricandole su eventi di cui nessuno sa nulla siamo arrivati alla frutta.
I morti si moltiplicheranno, i disastri “ambientali”, a causa dell’incuria dell’uomo e della sua avidità, aumenteranno, e troveremo sempre qualche decerebrato che indicherà la via per soluzioni insignificanti, ma cariche di denaro e interessi personali.
La patrimoniale è nella lista delle cose da fare, non disperate!
Nell’articolo precedente (Patrimoniale del 6 ‰ in arrivo e il popolo zitto si mette a 90° ringraziando) evidenziavo la mossa astuta dei pensatori che stanno al governo così come quella dell’opposizione. Patrimoniale-patrimoniale-patrimoniale: tutti che la vogliono e tutti che la cercano, ma…questa disonesta tassa non è altro che un ditino messo a tappare una voragine spaventosa. Non solo non servirà a nulla e, oltre ad incattivire le persone, sarà l’ennesima dimostrazione di come i nostri amministratori considerino la popolazione italiana.
Come altre volte ho descritto, la patrimoniale è la peggior tassa esistente, iniqua, vessatoria e sopratutto è una tassa su cose e beni che hanno a loro volta subito la tassazione. Pensiamo solo al prelievo forzoso di denaro dal Conto Corrente che fu fatto da quel simpatico ometto di Amato, pensiamo al prelievo del 6‰ sugli immobili sui quali già versiamo delle tasse. Ogni oggetto posseduto è tassato e la patrimoniale che si aggiunge ad altre già pagate.
Dal prelievo del 1992 ad oggi si sarebbe sperato che qualche cosa sarebbe accaduto a vantaggio di tutti, perché questo potrebbe essere, al limite, lo scopo di uno sforzo comune, ma – ne siamo tutti certi – da allora ad oggi la situazione, oltre ad essere peggiorata vistosamente, è tale che i nostri conti economici e le nostre finanze sono sempre più esigue con un debito pubblico che ormai sembra non essere più di questo mondo, ma un prodotto della fantasia di qualche pazzo. Invece è la realtà, nuda e cruda che dobbiamo accettare nostro malgrado.
Vox populi vox dei, ma ne siamo certi? Ora, pare, sembra, voci di corridoio non confermate dicono che questa ignobile gabella non verrà applicata, mentre si metteranno in atto altre soluzioni vessatorie che non cambieranno assolutamente nulla nella struttura di questa Italia sfasciata. Ma ne siamo certi al 100% che non verrà presa in considerazione? Di solito quando i politici dicono una cosa, nella realtà comunicano l’esatto contrario.
Quindi, mutande d’acciaio, e preparatevi a pagare. Avverrà sicuramente di notte, in un giorno qualsiasi, per un motivo qualsiasi, in cui ci verrà spiegato che la situazione è talmente grave che non c’era altra soluzione. Nei fatti ce la vogliono vendere, come dicevo sopra, come una necessità in cui tutti sono chiamati attivamente a salvare la situazione. Così si esprime la Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici: ”Val la pena di ricordare – sottolinea il ‘pezzo’ in prima pagina – che questa imposta, quando è applicata straordinariamente, costituisce un prelievo occasionale deciso in condizioni di emergenza, quasi sempre di tasso elevato. Mai come in questo momento ce n’è bisogno (hanno dimenticato il 1992?), non più per ridurre il debito pubblico, ma per finanziare lo sviluppo e favorire la ripresa frustrata da nuovi interventi di austerità”. E’ evidente la malafede o la ignoranza di chi ha scritto questa frase. Ed è su questi assiomi che il popolo bue italiano, bue perché castrato, non opporrà nessuna difesa e barriera a scelte che non avranno nessun ritorno in termini di efficienza, di miglioramento per il paese stesso. Sono infatti sufficienti alcuni sguardi all’andamento delle PMI italiane per capire che con o senza patrimoniale lo sviluppo paese è in totale recessione(*), altro che balle!!
Spanish Services PMI (Oct F) M/M 41.8 vs. Prev. 44.8
Italian Services PMI (Oct F) M/M 43.9 vs. Exp. 45.0 (Prev. 45.8)
French Services PMI (Oct F) M/M 44.6 vs. Exp. 46.0 (Prev. 51.5)
German Services PMI (Oct F) M/M 50.6 vs. Exp. 52.1 (Prev. 49.7)
EU Services PMI (Oct F) M/M 46.4 vs. Exp. 47.2 (Prev. 48.8)
EU Composite PMI (Oct F) M/M 46.5 vs. Exp. 47.2 (Prev. 49.1)
Sulla base di questa tabellina cosa volete che serva la patrimoniale?
Ci sarà un polverone, i giornali che titoleranno e poi alla fine, come sempre succede in Italia, tutto ritornerà come prima, senza nessuno colpevole, più poveri di prima e più ricchioni di prima, già perché a forza delle inchiapettate…
Fonte(*): ilgrandebluff.info
La gente dice…