Archivio
Nato-Libia: AAA, cercasi disperatamente bombe intelligenti e missili.
Le grandi potenze finanziarie e militari del mondo: Usa, Francia, Inghilterra e Italia (non più potenza, ma impotenza) nel bel mezzo dell’operazione “Shock and Awe” (rapido dominio) si sono accorte che le loro scorte militari di armi intelligenti, di missile stanno finendo precipitosamente.
Magazzini semivuoti, molti dei quali mancanti proprio di quei confetti, chiamati bombe intelligenti, che altro non sono che delle semplici bombe a caduta libera guidate da un laser. L’intelligenza, quando non è pasticcato, la mette solo il pilota del velivolo che tramite alcuni visori MFDS (multi-function display set) controlla la caduta della bomba attraverso l”immagine riflessa dal sensore laser. Dette bombe si chiamano LGB (Laser Guided Bomb) e una cultura su questi confettini intelligenti ve la potete fare qui e qui.
Torniamo a bomba!
I bombardamenti sono ad un punto morto ed i comandanti britannici e francesi hanno cominciato a mettere in guardia i relativi governi per la situazione che si andava creando.
Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha cercato di calmare gli animi delle continue pressioni ricevute affermando che “la Nato ha le risorse necessarie per mantenere alta la pressione sul regime di Gheddafi e che questo richiede comunque tempo“. Rasmussen ha poi incontrato i principali attori belligeranti (Sarkozy, Cameron e Berlusconi) a Londra per chiarire la questione di come schiacciare Gheddafi.
In accordo alla sorgente di queste dichiarazioni, Rasmussen ha chiamato la Casa Bianca e il Pentagono spiegando il problema e l’urgenza. Gli Americani sono concordi nel rifornire i magazzini vuoti della Nato di missili e bombe intelligenti, eccetto che per una questione: chi paga il conto? (nda: forse la sparata della Lega di uscire dal pantano libico non è stata una butade da operetta, come certi vogliono farci credere, perché forse sanno quello che non viene detto sui vari media, ci mancherebbe. Sai che figura farebbe il massone di Napolitano, il babbuino di Bersani, il sempre allocco di Berlusconi di fronte a delle dichiarazioni del genere?)
I fatti sembrano che gli ufficiali americani avevano capito che avrebbero sostenuto le spese preventive per mantenere i magazzini della Nato, ma adesso l’alleanza (Francia, Inghilterra e Italia) sta chiedendo un quantitativo maggiore a quello preventivato e non pianificato, per cui rimane la questione che l’eccesso di materiale bellico dovrà essere pagato dall’alleanza belligerante della Nato o da uno dei paesi interessati.
Nel frattempo un avvocato americano John A. Boehner ha posto la questione al congresso evidenziando che Obama ha infranto le regole del Congresso nel War Power Resolution. I punti salienti della preoccupazione di questo avviso sembrano essere:
- La pressione europea per il riassortimento degli arsenali impegnati nella campagna di Libia potrebbe essere una scusa per Obama per una partecipazione attiva militare in territorio Libico. A Washington, il Segretario alla Difesa americano Robert Gates ha spiegato a giornalisti che il futuro con la Nato “è debole e triste” e senza rinnegare i 62 anni di collaborazione, i legami con i paesi transatlantici si stanno sfilacciando in maniera tale che potrebbero addirittura rompersi.
- Boehner è inoltre preoccupato che l’accumulo dell’assetto navale al largo delle coste della Siria e nel Mar Nero siano una scusa per entrare in contatto diretto nell’attività libica anziché in quella di controllo delle coste siriane.
- Secondo i rapporti dell’Intelligence pare che nella realtà la situazione libica sia completamente diversa da quella che i media europei invece vanno dipingendo (me lo auguro proprio!!!)
Secondo le fonti dei servizi segreti in loco (Tripoli e Bengasi), la attuale situazione in Libia e le azioni dei bombardamenti della Nato sembrano non aver scalfito minimamente la possibilità di rovesciare il governo di Gheddafi. I bombardamenti i massacri compiuti dalle bombe intelligenti non hanno messo in dubbio la supremazia e il controllo delle 11 brigate che ancora sono strettamente legate a Gheddafi.
Auguriamoci per il popolo libico che questo rapporto sia vicino alla realtà, perché sappiamo che molto spesso queste informazioni hanno lo scopo di fuorviare le realtà oggettive e che tali comunicazioni possono comunicare l’esatto opposto.
Ad ogni modo se veritiero e se Gheddafi avrà ragione sui crimini commessi dalla coalizione ci aspetteranno tempi veramente bui sia sul fronte energetico che in quello riguardante l’immigrazione: Gheddafi si ricorderà dei vari voltafaccia e saprà ricompensarci della infame e laida azione che abbiamo compito in Libia.
fonte: israpundit – debkafile
La gente dice…