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Asta BTP del 24.06.2011 annullata!!
Un bel tacer non fu mai scritto…già! Secondo questo vecchio adagio è meglio non parlare, non comunicare e non dire nulla.
Ma i fatti non sono parole e succede che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annullato l’asta dei BTP prevista per il 24 giugno 2011.
Da Linkinchiesta:
Un brutto segno per i mercati. Poco fa il Tesoro ha comunicato di aver cancellato l’asta dei Btp prevista per dopodomani, «dal momento che nello stesso mese è già stato emesso via sindacato il nuovo BTP€i 2026».
Dopo che Moody’s ha annunciato di aver messo sotto revisione per un possibile declassamento il merito debitorio italiano, e dopo che, per questo, ieri il Ftse Mib è risultato il peggiore d’Europa, la mossa non sembra azzeccata. Paura di subire un effetto-contagio? A fine dicembre 2008, in piena crisi Lehman, prima che affiorasse la voragine ellenica, era stato lo stesso Tremonti ad affermare: «non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un’asta pubblica di titoli di Stato». Insomma, seppure da via XX Settembre assicurino che si tratti di una mossa già fatta in passato, spiegando di non aver bisogno di liquidità, c’è da chiedersi se, nella settimana più lunga di Atene e dell’euro, fosse opportuno “cancellare” un’emissione.
Vedremo quindi cosa accadrà il 24 giugno, se l’asta si terrà e quanti BTP verranno richiesti. Stiamo viaggiando a naso in un mare che si fa sempre più tempestoso e la via per un approdo sicuro e consolatorio, per ora, sembra non trovarsi.
Però ci stanno massacrando i zebedei con le varie porcate di partito, dei ministeri al nord anziché al sud, dell’omicidio di quello o quell’altro, della tiritera della Libia che affossa in un pantano stile Vietnam, mentre su queste cose nessuno che ne parli apertamente che informi il pubblico bue che ascolta inebetito quella immonda scatola mediatica.
Banche Italiane Disponibili a Rifinanziare Debito Greco
In una nota d’agenzia di stampa si legge che le banche italiane sono pronte a rifinanziare il debito greco. Bella mossa!
Nella realtà – come molti purtroppo sanno – rifinanziare un debito significa spostare nel tempo la scadenza, rimanendo comunque accese le linee di debito con quel debitore che vuol dire incassare gli interessi e tutti gli oneri accessori che il debito ha innescato.
Il futuro della Grecia, ma potremmo dire il futuro dell’Europa e delle varie nazioni che la compongono, è in mano ad un gruppo di manigoldi in giacca e cravatta, con il doppio petto, che attendono il momento proprizio per dare una spinta al cadavere ormai in fase di putrefazione verso la fossa. Non c’è via di scampo, sempre che la Grecia non cerchi altra via d’uscita e non faccia come ha deciso di fare l’intelligente Islanda che ha mandato alle ortiche i creditori inglesi e sue consorelle.
Non a caso, i veri fautori del fallimento dell’Europa: gli inglesi, stanno sostenendo la politica della Dracma, ovvero spingono a che la Grecia esca dall’euro con le cause che possiamo immaginare.
Siamo quindi alle solite e prepariamoci che anche l’Italia avrà da mostrare i suoi attributi se li ha mai avuti.
La gente dice…