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Archive for 9 Maggio 2011

Libertà! Un grido disperato da Israele

9 Maggio 2011 Lascia un commento

 Il richiamo della patria, della Sacra Patria, della terra tanto  agognata, della terra promessa da Dio è irrinunciabile per tutti quelli che dalla diaspora si sono sparsi nel mondo. Il ritorno, il poter mettere nuovamente le radice in quella terra è per molte persone di fede ebraica la conclusione di un ciclo di vita.

Così non è però per altri, per quelli che in quella terra “promessa” e rubata ai suoi proprietari hanno dovuto scontrarsi con le regole di una società permissiva, “democratica” e fedele ai concetti più stretti di razza.

La discriminazione esercitata in quel paese è cosa nota a tutti, nonostante pochissimi media siano capaci di evidenziare i fatti come stanno e non edulcorati attraverso il filtro della collusione e della connivenza.

In quel paese, palesemente “democratico”, una persona ha deciso di chiedere la revoca della sua cittadinanza per i maltrattamenti subiti, per l’incarcerazione durata 18anni e per le vessazioni continuate dopo la sua liberazione. Quest’uomo è Mordecahi Vanunu, ricercatore nucleare che anni fa, in una conferenza stampa, indicava pubblicamente che Israele stava acquisendo materiali nucleari per costruire il suo arsenale atomico (300 testate atomiche che Israele ha sempre negato di avere). Per queste rilevazioni fu rapito a Roma dai servizi segreti del suo paese e suppongo anche con la compiacenza dei nostri, portato in Israele e lì condannato senza appello a 18 anni nel carcere Askelon, molti dei quali trascorsi in isolamento.

La fortuna di una nuova legislazione israeliana, approvata il 22 aprile di quest’anno, permetterà, ce lo auguriamo tutti, a Mordechai di poter  ritornare ad essere un umo libero come è diritto di ogni essere umano.

Fonte: urukunetvanunu

La Nato accusata di crimini di guerra in Libia

9 Maggio 2011 1 commento

Un avvocato francese Philippe Missamou ha denunciato la Nato per crimini di guerra compiuti in Libia inclusi l’omicidio dei nipoti e del figlio di Gheddafi.

L’attacco contro la residenza del leader libico è contro le regole d’ingaggio (ROE) non essendo quell’abitazione un obbiettivo militare. E’ un omicidio che non può rimanere impunito, così afferma l’avvocato francese, il quale continua affermando che verranno usati tutti gli strumenti legali per risarcire la famiglia Geddafi di quanto è stato fatto.

L’avvocato prosegue dicendo che quanto accade in Libia non ha nulla in comune con quello che è successo il Egitto o Tunisia. Il mondo intero è testimone di un’insurrezione armata da parte di un piccolo grupo nella zona della Cirenaica e il Governo di Tripoli ha tutto il diritto di rispondere con i mezzi di cui dispone.

E’ un problema interno nel quale nessun paese straniero ha il diritto di intervenire e molte organizzazioni inclusa la  Federation of African Workers in France (FETAF), and the Association of Guineans (AGRE) hanno espresso il loro sdegno a seguito dei bombadamenti condotti dalle forze della Nato. (1)

fonte: (1) afriquejet

Come frenare l’invasione islamica

9 Maggio 2011 2 commenti

Certe volte mi chiedo se i pazzi sono veramente rinchiusi in manicomio oppure girovaghino per le nostre strade blaterando frasi sconnesse e senza senso.
E’ il caso di un certo Lehner che ha escogitato un sistema per impedire ai mussulmani di entrare in Italia. Come?

Far costruire delle pelli di maiale con relativa chiusura “zip” tale da contenere i copri degli islamici per la sepoltura. In questa maniera si impedirebbe l’afflusso islamico vista il divieto islamico nei riguardi del maiale.

Il problema d fondo che anima questo individuo è che non ha capito nulla dalla storia e che forse non la capirà mai.  Inoltre “esso” affonda in una ignoranza tale da non sapere che anche le persone di religione ebraica rifuggono dal maiale e da tutte i suoi derivati, quindi che facciamo: teniamo fuori mussulmani ed ebrei?

Questo è il parco degli animali che ci offre l’Italia parlamentare!

Nabucco senza Gas.

9 Maggio 2011 1 commento

Secondo alcune notizie sembrerebbe che il mastodontico gasdotto del Nabucco non abbia la materia prima necessaria: il gas. (1)

Il consorzio del Nabucco (Bulgarian Energy Company – Botas – Mol – Omv Gas & Power GmBH – Rwe) ho dichiarato che l’avvio alla sua realizzazione viene posticipata dal 2011 al 2013.  Il progetto “Nabucco” è stato concepito per le forniture di gas dall’Asia Centrale e dalla regione del Caspio verso   l’Europa evitando la Russia.  Emerge ora che non ha fornitori di gas.

Serghej Chizhov, presidente dei fornitori di Gas Russo, aveva avvertito che le riserve di Gas non sarebbero state sufficienti per i due gasdotti (Nabucco e Southstream) ed è quindi probabile che le fonti di approvvigionamento potrebbero essere in  Turkmenistan , Kazahstan e (guarda che caso!!) l’Iran.

La comunità europea pertanto, considerato i tempi lunghi nella realizzazione del gasdotto, è pronta a mettere sul tavolo due progetti alternativi per le forniture di gas: una conduttura greco-turco-italiana e una trans-adriatica, così da abbreviare i percorsi e i costi previsti nel progetto originale. (2)

Il problema di fondo, secondo alcune fonti russe, è che la spesa preventivata per la costruzione del Nabucco stia ormai sfiorando i 15 miliardi contro gli 8 preventivati ed inoltre solo due soci del consorzio sarebbero in grado di far fronte alla spesa di loro competenza, mentre per gli altri non ci sarebbero i le risorse necessarie. Allo stesso tempo la condotta Nortstream è in fase di ultimazione, contro tutte le previsione e gli ostacoli che l’Europa con inglesi e americani avevano frapposto alla sua realizzazione

Fonti: (1) italian.ruvr.ru – (2) blog.linked2balkan.com

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