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Era già morto e lo sapevano già!

2 Maggio 2011 1 commento

Era anni che veniva detto, ma per mantenere lo stato di terrore e di minaccia continua gli Stati Uniti, assieme ai loro compagni di merenda israeliani, avevano sempre negato e dato del pazzo a chi sosteneva il contrario. Bin Laden era vivo e il pericolo incombente era sempre presente!

Nei fatti un ex-colonnello della marina Usa Bob Pappas aveva sostenuto da anni che il mostro del terrorismo era morto a Tora-Bora già dal 13 dicembre del 2001. E’ ovvio l’imbarazzo di Obama, della Clinton, di McChrystal e Cheney tutti quelli che per anni hanno sostenuto il contrario.

Quello che potrebbe e dovrebbe stupire è che dopo la perdita di centinaia di velivoli caccia, di migliaia di uomini, dell’invio di spedizioni speciali, di vari contractors pagati centinaia di milioni di dollari per scovare uno già morto, i responsabili non siano ancora stati messo dietro delle sbarre in prigione per aver dilapidato fortune immense, per aver preso in giro l’opinione pubblica americana e mondiale con delle fandonie. Ma c’è chi crede sempre a loro!
La stessa cosa accadde con le famose armi ( mai trovate!!!) di distruzione di massa del povero pazzoide di Saddam Hussein, ma la scusa ha permesso di distruggere uno stato sovrano e di innescare un periodo – non ancora terminato – di guerra infinita.

E’ evidente che tutte le immagini che i vari media che ci hanno propinato sino ad oggi sono la costruzione di prove (flase) per il mantenimento di una condizione che non ha nulla a che vedere con un individuo di cui già si sapeva morto; tutti realizzati sempre e comunque dalla nota Rita Katz.
La politica ha voluto questo atto e i responsabili: Bush Jr., Chaney e Rumsfled dovrebbero essere incarcerati e confinati a Guantanamo, senza nessuna pietà.
Ma così non sarà.

In una degli ultimi incontri avuti a West Point il generale Stanley McChrystal e Obama non hanno mai menzionato Bin Laden, ma sempre il Mullah Omar. L’America quindi sapeva della morte del terrorista e per anni ha agito nascondendo e truffando l’onestà e la buona fede degli americani.
Dalla sua morte – dal 2001 – gli Usa avrebbero potuto investire il denaro per ricostruire l’Afghanistan, anziché gettare risorse pubbliche per la guerra ed il terrore facendo ingrassare i venditori di morte.

La truffa attuata dal gruppetto dei neocons, prima con il false-flag del 11 settembre e poi con la ricerca spasmodica di un criminale già morto.
E’ l’atto più vergognoso che la classe politica americana abbia mai commesso fino ad oggi nei riguardi della sua popolazione e del mondo intero. Per anni gli americani e il resto delle pecore del modo si sono resi complici di massacri in nome della democrazia e delle commedie dei filmati che ritraeva un Bin Laden fantoccio; per anni i nostri annunciatori televisivi facevano a gara per portare sul video le immagine dei massacri voluti e compiuti da un Bin Laden morto, ma compiuti invece dalle squadre della morte dei vari contractos che giustificavano quindi l’intervento armato. Come possiamo reagire e come reagirà la stampa internazionale che ha sempre sostenuto la tesi Usa per la caccia al terrorista ad ogni costo? Sicuramente non se ne farà nulla e le migliaia di famiglie distrutte dai bombardamenti, dall’uso indiscriminato delle armi di distruzione di massa (fosforo, armi al plasma, gas e quant’altro offre il parco dei divertimenti degli armieri) non verranno nemmeno risarcite.
La democrazia vuole che si versi del sangue per mantenerla; la demente democrazia dei figli della Pilgrim Society desidera che ogni uomo sacrifichi parte della sua genia per la costruzione di un mondo “pulito”, ossessivamente pulito.

Adesso l’America esulta per una verità scontata, ma cosa si nasconde dietro a quest’altra truffa? Ora avremo altri incontri, tavole rotonde, distrazioni mediatiche sul sesso degli angeli che distoglieranno le persone da cose che stanno per accadere. Nessuno deve sapere e nel frattempo ci faranno vedere e scoprire quanto gli Usa sanno scovare i criminali. Nel frattempo le bande armate e sostenute dalle pazze spese militari del Pentagono, porteranno a termine le idee democratiche del Nuovo Ordine Mondiale.

Fonte: veteranstodayikhwanweb.com

Centrata una scuola per bambini Down.

2 Maggio 2011 Lascia un commento

L’azione umanitaria si vede da molte cose, una tra queste è quella di aver sterminato tre nipoti e il figlio più giovane di Gheddafi. Su questo non ci sono dubbi: gli aerei della Nato quando colpiscono, colpiscono duro e non fanno sconti a nessuno.

Infatti queste incursioni (Strike) hanno centrato un’abitazione del sanguinario dittatore eliminando una parte della sua famiglia. E’ così che si fa, dai! Non se ne poteva più con questa genia di persone che credono di avere il mondo in mano per un po’ di petrolio, e che diamine!!!

Ma…l’umanità della Nato è senza limiti, non ha precedenti, anzi ne ha molti e come nel passato alcune “piccole” sbavature nelle incursioni ne ha fatte parecchie.
In fondo sono uomini anche loro: errare humanum est, no?

Nel tentativo di massacrare quel dittatore gli aerei delle forze gloriose italo-franco-anglosassoni hanno centrato in pieno una scuola per bambini con la sindrome di Dow. Curiosa la cosa, no?

Un missile ha sbagliato obbiettivo e anziché scegliere l’edificio che secondo i servizi avrebbe dovuto ospitare Gheddafi, ha distrutto una scuola con tutto il suo contenuto.  Come diceva MaoTze-Tung, “i morti civili in guerra sono come le briciole che cadono dal tavolo“. E così, ancora una volta, che si aggiunge alle altre, ma che più di tanto non fa notizia, le forze gloriose alleate centrano un obbiettivo civile in nome di un’azione umanitaria, oppure speravano che ci fosse una scuola zeppa di bambini ritardati e che quindi la razza andasse in qualche maniera sistemata?

Per fortuna, visto che l’incursione è avvenuta di sabato, la scuola era vuota, ma è stata completamente distrutta grazie all’umanità della Nato.

Fonti: worldbulletin.netreuters.com

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