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Archive for Maggio 2011

Gheddafi: un sanguinario da Premio Nobel.

30 Maggio 2011 Lascia un commento

Continuo a pensare e convincermi che la guerra di “liberazione” che stanno portando avanti i paesi della Nato (Italia, Usa, Francia, Gran Bretagna) sia sempre più una guerra delle banche, anzi del sistema bancario occidentale contro quello che il dittatore Gheddafi aveva instaurato nel suo paese.

Da destra a sinistra (compreso il Bersani) si paventa sempre più lo tsunami umano che dalle sponde libiche dovrebbe infrangersi sulle nostre coste. Però i dati Istat dicono altre cose:

Immigrati

Marocco: 365.908
Tunisia: 93.601
Egitto: 69.572
Algeria: 22.672
Libia: 1.517

I dati lasciano qualche perplessità su quello che i vari megafoni politici continuano a urlare.

Ma come ha gestito il paese il signore del terrore, come ce lo dipingono i vari Frattini?

Dagli anni novanta ad oggi ha usato le immense risorse del petrolio per fare  scuole, ospedali, università, dispensari medici nei villaggi, strade lastricate anche nel deserto, case popolari a bassissimo prezzo per tutti; ha fatto molto per la liberazione delle donne, mandando le bambine a scuola e le ragazze all’università (all’inizio il mondo universitario non le voleva!), varando leggi favorevoli alla donna nel matrimonio, abolendo nei villaggi le alte mura che delimitavano il cortile in cui stavano le donne.

Gheddafi è un dittatore che non ha dato la libertà di parola, ma ha iniziato ad educare il popolo libico controllando le moschee, le scuole coraniche, gli imam e le istituzioni islamiche, che in molti altri Paesi islamici (ad esempio in Indonesia, visitata di recente) sfuggono totalmente al potere statale, diffondono l’ideologia anti-occidentale e venerano “i martiri dell’islam”, cioè i kamikaze terroristi che conosciamo. In Libia assolutamente non è così. A Tripoli c’è un comitato di saggi dell’islam che prepara l’istruzione religiosa del venerdì e la diffonde con molto anticipo in tutte le moschee della Libia. L’imam locale deve leggere quel testo, se toglie o aggiunge qualcosa, a dirigere quella moschea viene nominato un altro.

Nel 1986 Gheddafi ha scritto al Papa perché gli inviasse medici ed infermieri per le strutture mediche che stava aprendo. Il Papa ha risposto mandandogli un centinaio di persone tra medici ed infermiere. Oggi in Libia ci sono un’ottantina di suore e 10mila infermiere soprattutto filippine, oltre a molti medici cattolici stranieri.

Gheddafi ha dissetato la sua gente, anche quelli della Cirenaica, da sempre suoi avversari, scavando per oltre 1000 metri di profondità per irrigare e portare acqua alle città attraverso il progetto Libya’s Great Man Made River Project pagato con i proventi del petrolio e non con i prestiti del FMI o della Banca Mondiale. (si veda l’articolo La vera ricchezza della Libia)

Vediamo se ci sono altre cose che possono contraddire. Anziché usare il ben marcio sistema del PIL, che non dice nulla, ma è un parametro basato sulle fandonie bancarie e finanziarie, andiamo a verificare l’indice di sviluppo umano (ISU) che è un indice comparativo dello sviluppo dei vari paesi calcolato tenendo conto dei diversi tassi di aspettativa di vita, istruzione e Reddito nazionale lordo procapite. È divenuto uno strumento standard per misurare il benessere di un paese. (fonte Wikipedia).

La Libia, il paese condotto da un sanguinario dittatore, si colloca al 53° posto, mentre la Tunisia al 81° posto, l’Algeria al 84° posto, l’Egitto al 101° posto, il Marocco al 114° posto e il Sud-Africa al 110° posto, tutti gli altri stati africani sono molto in basso nella classifica. Non male per un paese degradato, corrotto, gestito da un sanguinario pazzo. Però visto che la lista  è stata fatta dalle nazioni Unite, quelli della risoluzioni 1973, dovremmo crederci.

Andiamo a vedere altri indici come quello sulla disoccupazione che, toh!, guarda caso è del 4,8% (dati 2010), mentre l’Italia è all’8,5%, gli Usa al 9,5% la Germania al 13%. Ma allora è proprio un bastardo dentro ‘sta Gheddafi, no? Ma come fa ad avere questi dati vista la sua sanguinaria dittatura?

La risposta è semplice, quanto unica.

La Banca Centrale di Gheddafi è di proprietà dello Stato libico al 100% , pertanto emergono alcune cose:

  • la Libia è ai vertici dell’istruzione gratuita,
  • ai vertici dell’assistenza medica gratuita e di qualità,
  • ai vertici nella promozione familiare; a una coppia che si sposa lo Stato libico eroga 60.000 dinari (50.000 dollari) come prestito senza interesse e senza data di scadenza (in pratica restituiscono se possono, se vogliono, e quando lo ritengono giusto).
  • Tasso di inflazione del 3% (fonte: Cia)

Alcuni economisti, i cosiddetti “caga-sentenze“, direbbero che con una banca di stato, con prestito senza interesse, con scuole ed ospedali gratuiti il tasso di inflazione crescerebbe a dismisura, mentre invece la Cia riporta uno striminzito 3%. La Libia, con il suo pazzo sanguinario, aveva proposto nel 2009 la moneta unica africana (dinaro d’oro) per ovviare alle continue opere di dissanguamento economico che il FMI e la Banca Mondiale impone ai paesi africani. Gli unici che si opposero furono il Sud-Africa (la mano longa della City di Londra) e la Lega Araba (la mano longa del Club petrolifero mondiale sostenuta da Usa, Gran Bretagna, Olanda e Francia).

Ora, con la rivoluzione in atto ad opera dei ribelli cirenaici, si è già aperto una nuova banca la Central Bank of Benghazi (CBB) con la quale già gli stati belligeranti hanno inziato ad operare sulle transazioni petrolifere, in opposizione alla Central Bank of Lybia, ma sopratutto gestita da paesi che hanno tutto l’interesse economico, commerciale di affondare un progetto (qui le critiche del Financial Times, il covo dei ladri.) che per anni ha visto questo paese tra i vertici del mondo africano e non solo: una rivolta bancaria a tutti gle effetti.

Ovviamente non riporto i dati delle mancate forniture che si ripercuoteranno sulla nostra economia, sulla perdita delle commesse già siglate dalle nostre aziende con il governo del sanguinario dittatore. No, non le riporterò perché le ho già scritte, perché noi italiani, popolo senza spina dorsale, diamo le basi alla Nato, diamo gli appoggi logistici ai velivoli americani, francesi olandesi a perseguire uno stato di diritto solo perché i gruppi bancari vedono nel sistema libico una spina nel fianco. No, noi abbiamo quei criminali della sinistra che inscenano cortei per Ruby di quell’altro pazzo di Arcore, abbiamo cortei contro il velo, abbiamo le parole del massone comunista, vecchio laido infingardo di Napolitano. Noi abbiamo il parco vacche più nutrito del pianeta, ma non difendiamo i nostri interessi. Siamo in mano a dei grassatori (di destra o di sinistra non fa differenza) che giocano con le vite altrui e le nostre in nome di una libertà che corrisponde alla morte di migliaia di persone e in nome degli interessi bancari internazionali.

E l’Italia non si ribella.

Giustizia è fatta?

28 Maggio 2011 Lascia un commento

Lo stato di diritto ha avuto il sopravento, Ratko Mladic sarà portato davanti al Tribunale dell’Aja per subire il giudizio sui massacri compiuti. Così ancora una volta il Tribunale che ha visto accusati molti ex dittatori, massacratori, farà giustizia per le migliaia di vittime che aspettano invano.

Era il 1995 e a Srebrenica vennero massacrate alcune migliaia di persone nella zona protetta che si trovava al momento sotto la tutela delle Nazioni Unite (!!!). C’è da chiedersi come mai le Nazioni Unite non intervennero per evitare il massacro e chi armò le mani di Maldic? Sappiamo che i caschi blu (olandesi) non mossero un dito per difendere le popolazioni sottoposte al massacro adducendo alla scarsità di armi e che per tale motivo i responsabili olandesi che avrebbero dovuto difendere la popolazione, hanno invece chiuso tutti e due gli occhi.
Sappiamo che la spinta Usa di questo massacro era il motivo per permettere agli Usa di poter entrare in azione, come è successo dopo, dando quindi al Governo Clinton il casu belli necessario per intervenire. Tutte cose risapute, ma mai denunciate.

Adesso si porta il “boia” in banchetta, in bella mostra, mentre i veri mandanti sono lì fuori nell’oscurità protetti dai grandi del globo.

Questa è la giustizia dell’Aia, la giustizia olandese delle Nazioni Unite che non ha saputo difendere migliaia di persone lasciandole abbandonate ad un pendaglio da forca. E bravi gli olandesi!!! Primi tra i mercanti di schiavi nel passato 1800, primi veri sfruttatori e costruttori delle colonie con la creazione della Compagnia delle Indie. Questi sono i giudici “morali” ai quali le Nazioni Unite hanno delegato il giudizio.

Netanyahu: this is real democracy!

25 Maggio 2011 1 commento

Tutti hanno avuto modo di vedere una parte del discorso di Netanyahu al congresso degli Stati Uniti d’America, così come quella parte del discorso interrotto da una voce fuori campo che nessun media ha riportato senza interessarsi.

Quello che è stato evidenziato è la frase simbolica che Netanyahu ha pronunciato: This is real democracy!

Ne siamo certi?

Nei fatti il disturbatore è una ragazza  ebrea-americana (Rae Abileah) appartenente ad un gruppo (Codepink) di “dissidenti” contro le attività criminali e razziste che lo stato di Israele compie da più di 60 anni sulle popolazioni indigene.

Dopo essere entrata nella sala del Congresso ed atteso l’inizio del discorso di Netanyahu ha urlato “Stop Israeli war crimes!“. In pochi secondi le forze di sicurezza e alcuni presenti hanno messo a tacere l’intrusa.
Un applauso fragoroso e scrosciante ha quindi sostenuto il disagio di Netanyahu che ha continuato il suo discorso aggiungendo:

You know I take it as a badge of honor, and so should you, that in our free societies that you can have protest,” – “You can’t have these protest in the farcical parliaments in Tehran or in Tripoli. This is real democracy.”

Come evidenziato dal filmato l’intera sala del Congresso ha continuato un salutare su-e-giù ingraziandosi le simpatie di Netanyahu (come se ne avesse bisogno!!).

Nel frattempo la ragazza trattenuta dalle forze di sicurezza è stata brutalmente maltrattata e successivamente ricoverata in ospedale.

Questa è democrazia!

Fonte: Rawstory

Referendum: l’acqua è un bene inalienabile.

25 Maggio 2011 Lascia un commento

A giungo, quando sarà il momento di votare, tenete a mente questa immagine.

Ricordiamoci che l’acqua e i servizi che la rendono disponibile devono essere mantenuti pubblici e che la gestione dei servizi stessi deve essere solo ed esclusivamente di proprietà dello Stato e non ceduti a terze parti.

Le direttive europee sulla privatizzazione non devono in nessun modo essere accettate. L’Europa delle banche e non delle nazioni che la abitano è un non senso.

Per saperne di più visitate IlGraffio.

Bisogna fallire per ristrutturare i debiti degli Stati. Parola di Krugman!

24 Maggio 2011 Lascia un commento

Le borse ieri hanno avuto una piccola debacle.

Diciamo che c’è stato uno stacco di dividendi per circa 17 miliardi di euro che molte banche hanno incamerato, diciamo che il giudizio delle prostitute (Standard & Poor, Fitch, Moody’s)  ha influito non poco sull’andamento borsistico e aggiungiamo che la situazione reale dei nostri conti finanziari è appesa ad un filo.

In più si è aggiunto il giudizio di un vero guru dell’economia Paul Krugman, il quale ha asserito che la migliore ristrutturazione del debito europeo, in generale, è quello di NON pagare i debiti.

Islanda docet!!!

Ma se l’Islanda non ha pagato nessuno, nemmeno quelli del Fondo Monetario Internazionale, siamo certi che paesi del calibro della Francia, Spagna o Germania siano veramente in grado di non pagare il debito che hanno contratto nel corso di questi ultimi 4 anni? Per non parlare dell’Italia.

Non pagare vorrebbe dire che saremmo soggetti alle scorribande degli estremisti che ci massacrerebbero con vari false-flag opportunamente messi ad hoc, sia dal punto di vista finanziario che terroristico-militare.

Verremmo spazzati, noi italiani in meno di una settimana. L’intera economia andrebbe al cesso e grazie al canchero di Krugman (ebreo e sionista, forte sostenitore dell’AIPAC). Avremmo dato il coltello al nostro carnefice che ci finirebbe come fanno loro con in capretti in tempi di Pesach. Tutti sgozzati e lasciati a sgocciolare finché non diventiamo kosher.

Ma l’Italia e l’Europa non è l’Islanda. Questo paese è ininfluente nelle strategie geopolitiche internazionali. Non ha nulla se non pesce, vulcani, freddo e una posizione a Nord per un controllo remoto sui traffici verso la Norvegia e la Groenlandia. Se non ci fosse non se ne sentirebbe la mancanza, ma è un paese di persone vive che ha preso il coraggio delle sue azioni e ha imposto la sua scelta in barba a quelle decise dai vari ex-Strauss Khan e compagnia bella. Ha tagliato il cordone della borsa che li teneva uniti ai delinquenti comuni come le banche d’Inghilterra  e i vari enti d’aiuto internazionale. I creditori? Sono rimasti a bocca asciutta.

In Europa, o meglio in Italia la situazione è molto più complessa, ma non per questo la strada del mancato riconoscimento del debito potrebbe essere percorribile. Alla fine della storia, se si guarda la realtà per ciò che è, i debiti contratti sono quasi tutti basati sui derivati o sulle opzioni finanziarie, ovvero sulle scommesse delle scommesse. Non è questa l’economia che un paese necessita per andare avanti. I giochini di prestigio lasciamoli ai deviati mentali della finanza.

Krugman, il guru, afferma che il tempo dell’austerità è finito e che non serve a nulla, nel senso che nessuna manovra di austerità sarà in grado di portare i vari stati ad un livello economico e finanziario tale da poter ripartire. Il buco creatosi, anzi che HANNO creato banche, assicurazione e gli speculatori finanziari, è incolmabile: praticamente è enne volte il PIL di ogni paese, quindi impossibile da gestire e risanare. Nessuno sa più come sistemare questa giostra, ma Krugman, attento a dare i giudizi, ma avaro nell’indicare i fatti reali, dimentica che nel frattempo molti hanno fatto guadagni stellari di centinaia di miliardi di dollari alle spese del contribuente europeo e americano.

A tempo debito quindi, fatti i guadagni e messi al sicuro da eventuali crolli economico-finanziario, si può benissimo accettare che gli Stati dichiarino il “fallimento-controllato”, anzi è la sola via percorribile che permetterà a questa risma di personaggi di poter guadagnare dalle ceneri della caduta delle economie. Questo il messaggio di Krugman.

Giovani senza lavoro, e i vecchi?

23 Maggio 2011 7 commenti

Dal messaggero la notizia che l’Italia è fanalino d’Europa per quanto concerne il lavoro dei giovani dai 18 ai 39 anni.

Il rischio povertà, miseria e l’incapacità di costruire una famiglia è ormai cosa certa se non verranno presi provvedimenti, sui quali non c’è luce o progetto alcuno.

I giovani arrancano nella speranza di un impiego e di trovare quella sistemazione che ha visto i loro nonni e i loro padri costruirsi questo infame presente: ne vale la pena?

Direi proprio di no! Se queste sono le basi sulle quali costruire il futuro delle prossime generazioni meglio non fare famiglia e rimanere dei semplici “singoli”, anche se questa soluzione è triste.

Ma giovani a parte, ai quali va tutto il nostro rispetto, mi chiedo perché mai non venga mai sollecitato la questione di chi ha superato la soglia dei 40 o 50 anni e che, una volta licenziati, non troveranno nessuno in grado di metterli nuovamente nella catena di montaggio di questa fetida società.

Loro sono gli scarti, e le grandi multinanzionali sanno che non compereranno mai nulla, perché sanno che a quell’età il senso critico e la capcità di scelta non è influenzabile, non è m-a-l-l-e-a-b-i-l-e, contrariamente ai giovani. Capitooo??

I vegliardi cinquanteeni o quarantenni sono destinati al marciapiedi, a chiedere l’elemosina, a diventare la muffa grigia in preda alle cosche mafiose, a diventare dei padri scellerati. Andranno ad ingrossare quella fascia sociale che sarà il cancro della società e verranno eliminati, lentamente, come merce avariata.

I giovani invece comperano, non pensano, accettano e vanno lì dove l’urlatore preme sui loro istinti animali.  Bisogna dare il lavoro ai giovani, che sia un lavoro onesto, di poche palanche, ma onesto e che permetta loro, però, di non alzare la testa e di rimanere nelle fila di chi accetta quotidianamente le bastonate sociali.

Referendum del 12 e 13 giugno.

20 Maggio 2011 Lascia un commento

Tra qualche giorno andremo a votare per i referendum e molti non sapranno cosa scegliere oltre che non sapranno su che cosa vertano questi referendum.

Piccola panoramica:

  • Acqua: si chiede l’abrogazione del decreto Rochi, quello sulla privatizzizzione del settore idrico. Con la legge 36/1994 si enunciava che “tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà“, nella quale però si stabiliva anche la possibilità della gestione societaria (comuni, regioni enti pubblici e società miste). Successivamente, a seguito di alcune direttive comunitarie che ovviamente l’Italia ha recepito, è nato il decreto Ronchi sulla possibilità di privatizzare i servizi di gestione legati a questa risorsa. Cosa votare? Nelle schede lettorali ci si troverà una sfilza lunghissima da leggere e che nessuno sicuramente avrà il tempo e la voglia di farlo, ma è chiaro che le scelte da fare sono una delle due opzioni: Sì o No

    – votare NO significa: accetto la privatizzazione  delle risorse idriche
    – votare SI significa: non accetto la privatizzazione delle risorse idriche

  • Legittimo impedimento: su questo aspetto se n’è parlato anche troppo (leggasi caso Mills e Berlusconi). Praticamente si chiederanno se si vogliono abrogare alcuni articoli sulla legge 51/2010.
    – Votare SI significa: abrogare la legge
    – Votare NO significa: mantenere la legge
  • Nucleare: la questione è ancora aperta e entro il 23 maggio si saprà esattamente come andrà a finire.  Infatti la normativa sul nucleare era già stata abrogata anni fa con un referendum analogo. Rimaniamo quindi in attesa che gli sviluppi diano il frutto sperato di tenere il nucleare fuori da casa nostra, senza dimenticare che oltre confine siamo circondati da centrali…

Il sorriso del vincitore.

19 Maggio 2011 Lascia un commento

Questo fine settimana ci sono state le votazioni che non ho voluto seguire, ma l’ eco mediatica, nel web e nei vari media cartacei e radiotelevisivi, è stata così forte che anche non volendo qualche cosa è giunta anche a me.

Sfogliando distrattamente alcuni quotidiani mi sono soffermato sulle facce dei vincitori, quelli di destra e di sinistra, e tutti avevano stampato sulle loro facce un’unica espressione: quella della vittoria e della gioia per il risultato raggiunto.

Ma può avere senso una cosa del genere? Lo so che ce l’ha, ma nell’ottica di una società “normale” per quale motivo il candidato o gruppo politico scelto per l’amministrazione di una città, regione o  stato, dovrebbe esultare, festeggiare?

La cosa mi lascia un po’ perplesso, ma dopo, ripensandoci, capisco che la vera spinta emotiva non è la vittoria in sè, ovvero la possibilità di dare una svolta all’amministrazione di una comunità, ma bensì la possibilità di aver vinto la Lotteria Politica Italiana:  chi vince si assicura futuro e guadagni, senza ombra di dubbio.

Questa è la fetida fogna nella quale viviamo.

Erdogan, illeso dopo un attentato alla sua persona

16 Maggio 2011 Lascia un commento

Israele e gli Usa non mancano di fare sapere alla Turchia chi comanda.
Il primo ministro turco Erdogan è scampato ad un attentato terroristico in cui ha perso la vita una sua guardia del corpo.

Il terrorismo instillato da Cia e Mossad nelle fazioni più estremiste in Turchia, figlie della rivoluzione dei “Giovani Turchi”, ha messo a segno un ennesimo attentato alla persona del primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan.

La Turchia infatti aveva chiesta qualche giorno fa che la commissione d’inchiesta Onu deliberasse le responsabilità dei massacri compiuti da Israele nei riguardi di alcuni turchi ammazzati in acque internazionali nella spedizione della Mavi marmara che portava aiuti umanitari nella striscia di Gaza, mentre gli Usa avevano chiaramente indicato che la Turchia deve smettere di trattare commercialmente con l’Iran, il vero Casus belli per la Terza Guerra Mondiale.

Ci attendono giorni sempre più neri…

Paolo Barnard ha chiuso!!!

15 Maggio 2011 Lascia un commento

Solo ora vedo che il sito di Paolo Barnard ha chiuso il 28 aprile di quest’anno.

E’ una triste notizia, triste e misera notizia, perché ho sempre apprezzato Barnard per la sua lucidità, per la sua caparbietà e per la sua tenacia, ma è evidente che giunti ad un certo limite l’uomo animale scappa e si ritira nella montagne, nelle zone più sicure, in quelle dove la sua mente e i suoi pensieri possono essere capiti e non travisati od essere oggetto di attacchi massonici che della vita dell’essere umano non hanno nessuna considerazione.

Mi dispiace veramente molto perché ciò dimostra la qualità dell’immensa prepotenza di chi esercita il potere, che nella sua piccola sfera è essere infimo ed incapace di di pensare od agire, ma forte della coalizione e del conforto dei suoi pari manigoldi, sfrutta la sua posizione per  ricattare, denunciare per appiattire, annullare ogni voce fuori dal coro che possa mettere a repentaglio l’integrità delle fragile vette che questa gentaglia ha raggiunto.

Forse e per dar spazio, come altri hanno fatto, alla voce di Paolo è giusto che se ne riporti alcuni spunti comunque consultabili sul suo Blog:

Sono a casa del giudice Clementina Forleo, una sera di tempo fa, e la vedo che legge un sms. Mi fa “E’ Travaglio, ancora insulti”. Chi è la Forleo? Semplice: un giudice che aveva messo le mani su D’Alema e compagni, e dopo un attimo l’hanno bruciata viva, schiacciata sotto cento procedimenti disciplinari del CSM, insultata, le hanno dato della pazza, trasferita da Milano a un buco in provincia, cioè: da La Torre a giudicare ladri di telefonini. E non è escluso che abbiano tentato di ammazzarla, una sera di tempo fa mentre rientrava a casa in auto un tizio l’ha letteralmente buttata fuori strada. Sopravvissuta per un miracolo, con la faccia distrutta. L’altra che aveva messo le mani sul centrosinistra e Goldman Sachs, la giudice Giuseppa Geremia, altrettanto massacrata, minacce di morte alla madre, terrore totale per mesi, ha scelto di mollare e ora da Roma sta in Sardegna. Avete mai sentito di un giudice che indaga su Berlusconi e che abbia rischiato la vita o sia stato minacciato di morte? Eh? Mai sentito? No. Mai. Chi tocca centrosinistra-Sachs sta peggio che i giudici puliti sotto Pinochet in Cile. Chi tocca Berlusconi va da Fazio e vende 200.000 copie di libri con l’altro Fazio, quello di Chiarelettere. Chiamarsi Fazio porta fortuna, il resto porta sfiga. Svegliatevi tonti!

 E De Magistris? Toghe Lucane, Why Not, sì, esatto caro Luigi, why not, perché no? Perché non ne parli più di quelle inchieste? Zitto, di colpo non parli più di inchieste, stai in politica ed esalti l’Europa dei mostri neoliberisti che ci stanno ammazzando. E anche per te la Forleo è un’appestata. Luigi che hai fatto? Non lo so. Però oggi stai zitto, col tuo amico Genchi, sul perché un intero capitolo molto scomodo del libro di quest’ultimo è di colpo sparito dall’edizione che è nelle librerie. Travaglio sa tutto? Ma certo. Borsellino sa tutto? Chi lo sa. La Forleo non li ha più sentiti, nessuno dei due. (Promoveatur ut amoveatur, ma se parla ancora…zac! Viene eliminato, osservazione mia e non di Barnard)
Ma… non sarà mica che sta gente oltre a essere gli uscieri di Goldman Sachs in Italia sono anche poco trasparenti nelle loro battaglie per la giustizia? L’unico modo per dissipare i dubbi è che Michele Santoro ospiti Clementina Forleo e Giuseppa Geremia ad Annozero, assieme a Marco Travaglio, Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris, Giacchino Genchi, Romano Prodi, Mario Draghi e compagnia cantante. Una bella serata per dirsi le cose come stanno, eh? Che ne dite?  (Magari!!!!)

No, pessima idea, e sapete perché? Perché il CSM ha tutti i mezzi per massacrare chiunque osi dire la verità, perché nessuno stipendiato dallo Stato può permettersi di sostenere centomila euro di spese legali solo per difendersi dal CSM come accade alla Forleo.

Senti Gherardo Colombo del pool di Manipulite, tu ti sei dimesso dalla magistratura per disgusto della magistratura, perdonami, me lo hai detto tu, ma queste cose sono di pubblico ed estremo interesse e io le dico, e tu oltre a insegnare la legalità ai tredicenni devi dire chi è la magistratura veramente, perché se no li prendi in giro quei tredicenni. E tu Carlo Vulpio, oltre a sghignazzare di fianco a Travaglio quando mi dava del “delirante amico di Hamas” a Putignano, oltre a fare combriccola con quell’infame personaggio di Sgarbi (che te lo metterà nel c… anche lui e te lo meriti, dopo averla presa nel c… da Travaglio e Di Pietro che erano i tuoi amichetti), tu Vulpio scrivilo bene chi sono questi ‘paladini’ che distraggono milioni di deficienti italiani mentre il Vero Potere li fotte. Riscattati.

Ok, ora voi inutili lettori state a guardare dopo esservi solleticati per dieci minuti mentre ci fanno a pezzi o ci ignorano, tanto domani c’è un altro Arrigoni massacrato per cui emozionarsi, tanto sono cazzi di Clementina Forleo dover tacere su quello che vorrebbe dire, se no oggi, che ha una figlia neonata, la riducono ancora più a pezzi mentre voi inutili lettori vi andate a emozionare da un’altra parte. Perché è questo che siete, inutili farse che vi fate le seghe a leggere le gesta di altri, ma quando si tratta di farvi sentire per difendere chi è massacrato non esistete più. Questa è la verità, solo Taxi Libero, al secolo Andrea di Milano si prende la briga di impapinarsi di emozione ma di avere il coraggio di sfidare il falsario di tutti i falsari e gridargli in pubblico, NON VIA MAIL, MA IN PUBBLICO: “Chi tiene il tuo guinzaglio Travaglio?”.

Vergognatevi inutili lettori, pochi decenni fa dei ragazzi di 19 anni si facevano torturare a morte a Villa Triste a Bologna per combattere i fascisti. Avevano 19 anni, si chiamavano Lupo, Aquila, comandante Sario. Sono morti per nulla, per nulla, e Vik Arrigoni è morto per nulla. Oggi tutti sti emozionati che vogliono spaccare il mondo come Vik!, sì, certo, ma mentre lui stava a Gaza a rispondere al disgustoso Saviano qualcuno di voi ha mai pensato di metterci il corpo e inseguire quello scatolone di insulso nulla autore di Gomorra per obbligarlo a rispondere IN PUBBLICO alle parole di Vik? Eh? Nooooooo, nessuno. Che combattenti, che coraggio. Sono cazzi miei in tribunale contro la Gabanelli e la RAI senza più reddito e sepolto vivo, o contro le querele che mi beccherò, sono cazzi della Forleo contro il CSM a suon di centomila euro e minacce di morte, sono cazzi ancora più orrendi di Vik contro una vita che non avrà più, e di Mariarca Terracciano, già, chi se l’è filata quell’immensa eroina, eh?… Voi: due ore di emozione al pc, in piazza al sabato e poi? Eh? Eh? Poi?

Il cancro dell’Italia siete pre-ci-sa-men-te voi, cagasotto inutili lettori di questa rete patetica. Berlusconi, la Mafia, D’Alema, Wall Street, Israele meritano almeno il rispetto di chi ci mette il corpo e la faccia. Ogni tanto gli sparano, o vanno in galera, almeno quello. Voi? Canne, birre, il pc, facebook, e tutti alla prossima festa di Grillo. Oppure a scrivere a Paolo Barnard quanto vi sono utile… Yesss

Fonte: PaoloBarnard.info

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