Parmalat: il banco (le banche!) vince sempre.
Non poteva che andare in questa dolorosa maniera: le banche responsabili di aver piazzato milioni di euro a dei (quasi) ignari clienti hanno avuto ancora ragione del mercato finanziario. Nessun colpevole, nemmeno quelle invischiate nel pantano della truffa messa in piedi da Callisto Tanzi, il ladro.
Nel processo che oggi si è concluso a Milano nella seconda sezione penale, le banche (Citigroup, Morgan Slanley, Bank Of America e Deutsche Bank) ne sono uscite pulite, verginelle, senza onta e senza peccato.
La scuola massonica che imperversa nelle procure e nei settori delicati della finanza ha insegnato bene. Non toccare mai le banche, pericolo di morte! Certo morte fisica o civile, come nel caso di quegli investitori che si sono trovati con un pugno di mosche in mano, così come morte giuridica per i PM che avevano chiesto danni per 300 milioni di euro e che mai nessuno sborserà.
D’altronde se fossero state incolpate si sarebbe creato un precedente pericoloso che avrebbe trascinato in causa anche quelle banche che avevano piazzato i Bond Argentini o altra carta straccia di società ormai decotte, fallite come la Cirio di Cragnotti (osannato per il calcio!) e ve ne sono altre meno evidenti, come la CDWeb Tech di De Benedetti dove altre migliaia di persone persero valanghe di denaro, senza parlare della Telecom di Bernabé prima, di Colannino dopo, di Tronchetti a seguire e di Bernabé adesso. Anche in quest’ultimo caso sono passati diverse centinaia di milioni di euro con i soldi degli investitori e dei contributi italiani, ma i suddetti Bernabé, Colannino, Tronchetti sono ancora lì, pacifici e tranquilli a godersi i loro meritati guadagni.
La giustizia pensa sempre al cittadino di come salvaguardarlo
La gente dice…