Giappone e i riflessi italiani.
Dopo gli avvenimenti catastrofici giapponesi e le ripercussioni succedutesi e non ancora terminati, in Italia – come sempre – si macina l’acqua nel mortaio.
Conferenze, incontri e dibattiti sul sesso degli angeli, ma con una unica idea: portare avanti gli investimenti sul nucleare.
La Germania come altri paesi, sta rivedendo le sue politiche energetiche sopratutto sulla sicurezza delle centrali proprio per evitare che in occasioni di eventi eccezionali, si verifichi quanto è successo in Giappone.
L’Italia, per sua fortuna non ne ha, ma sfrutta abbondantemente l’energia prodotta dai paesi vicini come Francia, Svizzera e Slovenia.
Possiamo pensare di stare tranquilli? Non credo vista la cartina, e sopratutto perché in caso di incidente nucleare simile o peggiore di quello di Fukushima, ci troveremo sommersi dalla ricaduta radioattiva (fallout) delle centrali circostanti.
Quello che è interessante notare è che la direzioni dei venti principali spirano, a seconda delle stagioni, proprio dalle direzioni dove sono maggiormente concentrate le centrali. Così per i venti atlantici da Ovest avremo il fallout dalla Francia, mentre per quelli autunno/invernali/primaverili avremmo quelli dal quadrante di Nord e Nord-est.
Non c’è che dire saremmo completamente invasi e contaminati in men che non si dica. Dovremo emigrare? E dove?
La qualità delle centrali nucleari inoltre non sono, così come si vuol far credere, perfettamente in ordine. Il caso francese, messo a tacere in pochissimo tempo, dovrebbe far pensare, però è evidente che molti gruppi di lavoro e moltissimi denari stanno sul piatto della bilancia.
Non ultimo gli annunci della Prestigiacomo, la quale afferma che il Governo andrà avanti nei sui programmi di sviluppo del nucleare (è evidente che è necessario sbatterle su muso una delle barre di uarnio!). Ma addirittura è critica nelle affermazioni della Germani di chiudere 7 centrali:
Lo dico con tutto il rispetto: è una decisione presa sull’onda dell’emotività, tra poche settimane sono in programma elezioni amministrative… Prima il governo tedesco aveva dichiarato che sarebbe uscito dal nucleare, poi più realisticamente ha deciso di prolungare la vita delle centrali. La moratoria di 3 mesi serve probabilmente per verificare quattro centrali, le più vecchie, per rassicurare l’opinione pubblica. Tutti dobbiamo riflettere e fare considerazioni solo quando questa vicenda sarà conclusa. Non mi piacciono le speculazioni a usi domestici con ancora in corsa l’onda dello tsunami, come ho visto fare qui in Italia venerdì scorso.
E’ evidente che una sana politica energetica del nucleare non spiega assolutamente nulla. Anzi e la cosa appare sempre più nebulosa, il problema delle scorie è sempre più evidente. Suppongo che pochi o nessuna sappiano dove esattamente stanno e già questo è un grosso problema.
Eppure le energie alternative sono lì fuori alla portata di tutti, ma è sicuramente più conveniente usare quelle che creano maggior guadagno anziché la salute di tutte le popolazioni. Il fatto che vi sia solo una sola centrale solare in Sicilia a Priolo inaugurata in pompa magna e solo in via sperimentare fa capire esattamente le intenzioni dei vari business-men che controllano quei cialtroni dei nostri parlamentari.
La gente dice…