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Casini, il solito venduto.

25 febbraio 2011 Lascia un commento

L’On. Pierferdinando Casini, sposato con la figlia di Caltagirone, noto costruttore romano, è intervenuto oggi in una conferenza stampa nella quale ha indicato apertamente le linee guida che lo Stato Italiano dovrebbe tenere nei confronti dello Stato libico.

Le sue parole “l’immediata sospensione del Trattato d’Amicizia con i libici“, poiché ”Se non vogliamo che ogni iniziativa sia preclusa ed evitare l’immagine di un’Italia amica di Gheddafi, si deve sospendere questo trattato” sottolineando che ”il Trattato impedisce ogni partecipazione a tutte le iniziative internazionali ad esempio di Usa e Gran Bretagna“.

Queste sarebbero le parole pronunciate da un massone, baciapile di Casini.

Quindi stando alle sue parole dovremmo rinunciare ai rapporti di collaborazione con la Libia, delle commesse di fornitura energetica e delle commesse con le nostre aziende italiane lì operanti per fare un favore agli americani ed agli inglesi. Ma americani e inglesi in cambio che ci danno? Petrolio e gas ai stessi prezzi di quelli libici? E poi perché mai dovremmo sempre e comunque essere assoggettati al potere anglosassone? Paura di fare la fine di Mattei?

Forse dimentica il Casini che i Trattati di Amicizia con la Libia furono siglati da quelle forze politiche amministrate da Prodi e D’alema, notoriamente molto vicini all’entourage anglo-americano. Quindi dovrebbe chiedersi, ma non lo farà mai visti le commistioni anche in casa sua (è sposato con una Caltagirone), perché l’Italia dovrebbe cambiare fornitore: per far contenti quelli della Chevron, ExxonMobil, Anglo-Dutch Shell and BHP Billiton.

La cosa che comunque lascia allibiti e che una nostra ex-colonia sia abbandonata a se stessa e non vi sia nessuna azione di sostegno e di aiuto per quelle popolazioni, proprio in virtù delle nostre malefatte compiute negli anni del fascismo. Il governo avrebbe il dovere di inviare navi ospedali, degli incrociatori e dei cacciatorpediniere con il compito di mostrare ai rivoltosi libici ed alla popolazione che l’Italia oltre che utilizzare le loro risorse è anche pronta ad intervenire per aiutare e per evitare che la tragedia si compia. Evidentemente siamo in mano a dei cialtroni, a della gentaglia, a dei venduti al soldo d’Albione (leggasi (Inghilterra ed Usa) che non meriterebbero altro che una bella corda saponata attorno al collo.

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