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Concorso delle piccole miss (Little Miss America)

20 febbraio 2011 2 commenti

Sfilata di moda o esibizione per pedofili?

Le recenti notizie della scomparsa delle due bambine svizzere ed alcune visioni televisive sui concorsi di bellezza per “infanti” fanno pensare.

Ogni anno spariscono dalle loro famiglie migliaia di bambini e dal 2004 al 2007 ne sono scomparsi 2979, dei quali nessuno ha più notizie. Il dato è allarmante, impressionante.  Impensabile che nel XXI° secolo, con tutti i mezzi a disposizione, non vi sia la possibilità di sapere e capire cosa accade e dove siano spariti questi bambini. Tutto tace per far luogo, invece, alle assurde volgarità dei personaggi politici.

Le famiglie piangono i propri cari, ma le istituzioni latitano!

Ma è sufficiente aprire una rivista, un giornale, la televisione e la pubblicità per le strade per scoprire che il mondo degli adulti e fatto spesso da deviati sessuali o da maniaci che, mascherando la loro pedofilia, impongono regole e costumi che poco si adattano alle fasce più deboli della società e sulle quali le famiglie, spesso disarmate, non sanno come correre ai ripari. Bambini oggetto, bambini usati per le merendine, per le scarpette, per i vestitini; bambini con atteggiamenti da adulti e con i pensieri più grandi della loro testa; bambini che scimmiottano gestualità per nulla innocenti, ma che riprendono le volgarità dei grandi in azioni scandalose, stuprando e violentando altre coetanee senza capire e sapere perché.

L’educazione scolastica finita sotto i tacchi, in cui le maestre ed i professori sono dileggiati, derisi e dilaniati da burocratichi ed immonde cartaccie anziché l’educazione ed il senso del rispetto; tutto è costruito affinché il nostro futuro venga annullato. Non ci deve essere futuro, perché nel momento che si è distrutta la moralità di una fascia della popolazione, quella fascia che sarà la base di una società futura, sarà preda e campo di battaglia per le peggiori perversioni che mente umana abbia concepito.

Come non bastasse in questi giorni va di gran cassa su Realtime TV, un programma sulle vicende delle piccole bambine “Little Miss America” esposte come campionari di famiglie disastrate, ormai permeate dalla voragine pedofila in cui si sono affossate. Ignobile, volgare, criminale, dissennato e assolutamente imperdonabile usare un mezzo pubblico, anche se in parte pagato dalla pubblicità, per mostrare dei non corpi in sfilata alla pari delle mamme o delle amiche più grandi. Ma quanto grande potrebbe essere un’amica di una bambina di 6 anni e forse anche meno? Fose 8 o 10 anni, è evidente che la malafede è assoluta che con il paravento della moda, del mercato invadente, si cerca invece di strappare queste giovani vite alle infami manie e distorsioni di menti ammalate, viziose, lacerate da incurabili deviazioni che solo la mannaia potrebbe cancellare.

Certo, la mannaia per quei genitori e organizzatori che propinano e promuovono questa immondizia, che non può avere il plauso del mondo commerciale, della pubblicità, dei grandi impresari teatrali, perché, se così fosse, sapremmo allora che una grossa fetta del mondo apparentemente “normale” è in realtà permeato della più bieca e schifosa contaminazione che essere umano abbia mia pensato.

Fa specie il sapere che nessun magistrato abbia posto veto su questa trasmissione…come mai????

Fa anche un certo senso percepire che dagli Usa arrivi questa ondata di democrazia nel proporre dei corpi acerbi di bambine e bambini. Ma si sa che dagli Usa si deve accettare tutto, pedofilia compresa. Non a caso gli Stati Uniti d’America sono la nazione con la più alta percentuale di siti pedopornografici e via dicendo; e noi, con una cultura ultramillenaria, dobbiamo sdraiarci sugli escrementi di una cultura che produce queste cose?
Italiani !!! (alla Grillo, ma meglio sarebbe alla Mussolini!!) Italiani, svegliamoci dal torpore, svegliamoci dal sonno e dalla droga che ci hanno iniettato con quelle misere commedie di dementocrazia, perché essa ci porterà nella più squallida vita che mai essere umano abbia potuto immaginare.
Proviamo a pensare alla vita di un animale in batteria in un allevamento industriale: lui è contento, tranquillo ed è trattato meglio di noi, perché ha cibo sempre disponibile, caldo d’inverno e fresco d’estate, può socializzare, può accoppiarsi quando e come vuole, può fare tutto ciò che vuole e sa esattamente (se avesse una coscienza) quando finirà tutto questo bengodi. Noi, invece, siamo messi peggio di loro.

Ma da cosa nasce questo dilaniata moda di esibire questi pseudo future prostitute? Nasce da una cultura bacchettona, puritana, falsamente cristiana, dilaniata da perversioni inammissibili: quella americana degli Stati Uniti d’America. In quella società, portata in palmo di mano da buona parte dei media italiani ed europei, si tiene ogni anno una celebrazione costosa ma che accredita al padre la verginità delle figlie celebrando un vero e proprio contratto matrimoniale (Purity Balls) in cui il padre dona alla figlia un anello (Purity Rings), suggello della verginità e della purezza, che verrà resitituito in cambio di quello matrimoniale. E’ evidente l’assurdità e la malafede di questa pratica, non solo perché le ragazzine trasgrediscono rapidamente le promesse fatte, ma per il semplice motivo che in questi contratti  vengono celebrati anche tra padri e bambine piccole dilaniando l’aspetto umano della crescita intellettiva di una fanciulla.Un’altra manifestazione in cui i bambini sono diffusamente usati per scopi prettamente economici è la “Little Miss Sunshine“, la cui trama del film è costituita dal viaggio che una famiglia fa, con tutte la varianti del caso, nel portare questi bambini ad uno di questi concorsi.

Piccole partecipanti a Little Miss Sunshine

Questa è quella subcultura che ha creato l’America che conosciamo solo di striscio, di quella che ha imposto le regole del gioco finanziario al mondo intero e di quella America che ha imposto il “chips and fishcontro i nostri costumi, le nostre usanze, la nostra cultura pur di strapparci e di dilaniarci in minuscole particelle senza nessun legame.
E’ quell’America che ogni giorno solca i nostri cieli con aerei che rilasciano tonnellate di scorie chimiche; l’America dei Monsanto, degli Ogm, quella parte di America che non possiamo e non vogliamo assolutamente conoscere, anche se ormai moti giovani l’hanno permeata dentro la pelle: è sufficiente vedere le scimmottesche cadenze rap di alcuni cantanti napoletani che non solo hanno perso la loro identità, ma non conoscono nemmeno bene quella nuova assunta per capire il livello di permeazione che ha assunto quella sub-cultura.

E’ un vero e proprio attacco alle istituzioni quali la famiglia, il rispetto dei genitori, il rispetto dello Stato e tutto quanto possa essere rappresentante di un gruppo unito. Disgregando ed eliminando l’intero palco costitutivo di una società i suoi appartenenti saranno oggetti, risorse da utilizzare e da gettare quando non servono più. E’ la mina vangante nel futuro della nostra gioventù: prima con la rivoluzione degli anni 60, poi con le droghe, con le mode sempre più spinte ad esacerbare le tradizioni locali (quante volte abbiamo detto guardando dei beduini “ma che modo assurdo di vestire!”, no?) è solo un esempio della spinta atta a sfaldare uno Stato, un gruppo sociale coeso ed unito.

Si mina e si ribaltano i punti cardine di una società adducendo alla libertà sessuale (l’utero è mio e lo gestisco io, dicevano le femministe nel ’68), alla libertà dei costumi, alla libertà di pensiero; si indica che la famiglia non è normale, che può essere disunita e che tutti hanno il diritto di separarsi e divorziare se non vanno bene (quanto figli di divorziati e separti conosciamo? Forse oltre il 70% o più?).  E questi figli che avanzano come scarti sociali dalla rottura delle famiglie che futuro avranno, che riferimenti avranno, cosa faranno nelle loro attività, cosa insegneranno ai loro figli se mai li avranno? Nulla! E le donne, il vero fulcro della famiglia cosa saranno: vacche da monta? Fabbriche per figli che verranno dati in pasto ad asili asettici dove verranno insegnati i dogmi sociali della non convivenza? Oppure entreranno nelle fila di qualche fabbrica come automi pensati solo per certe attività?

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