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Archive for 3 febbraio 2011

Notizie incoraggianti…

3 febbraio 2011 Lascia un commento

Il caso Tanzi

Apprendiamo che il noto truffatore, manigoldo e ladro incallito di Callisto Tanzi non andrà in carcere. Così si è espressa la Quinta Sezione Penale della Cassazione che ha annullato, con rinvio ad una nuova decisione, l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Milano per la condanna inflittagli di 10 anni di galera.

Ancora una volta si deduce che forze sconosciute hanno agito per un bene “non comune”, ma per quello di pochi, in questo caso del famigerato criminale di Tanzi e dei suoi protettori. Viene da chiedersi chi siano questi della Quinta Sezione Penale della Cassazione, che rapporto hanno con la massoneria italiana ed transnazionale e che peso ha il nome di Tanzi nelle loro carriere. Non può esserci altra spiegazione, perché anche se complottista, tutte le altre specificate nei vari articoli non dipanano i dubbi che sorgono da questa decisione.

Penosa la decisione di mandare alcuni furgoni a prelevare le briciole dei denari sottratti al pubblico a casa di Tanzi: una sbuffata di fumo in faccia ai consumatori per dimostrare che la magistratura sa fare il suo mestiere.

Migliaia di risparmiatori ringraziano, ma purtroppo, ancora con la pancia piena, non hanno la forza e la tenacia di agire come si converrebbe in questi casi.

Vivremo oltre i cent’anni, anzi no oltre i mille?

E’ una questione buffa, ma reale. I fatti si possono snocciolare in qualsiasi maniera e tutti vediamo che le nostre economie, dalla più piccola alla più grande, stanno solo arrancando. Il mercato è asfittico, mancano stimoli, idee e tutto quanto serve per poter vendere-vendere-vendere, che tradotto significa soldi-soldi-soldi.

Anche gli stati, nel senso stretto del termine, hanno questo problema ed è rappresentato dall’emissione delle obbligazioni a copertura del fabbisogno statale. Nella realtà si è notato che il debito pubblico ( non importa se italiano o di altro paese, tanto siamo tutti nello stesso calderone) è diventato praticamente ingestibile, ovvero se nella realtà fosse possibile ripagarlo ci vorrebbero quattro pianeti come la terra per ripianare debiti pubblici del mondo. Impossibile!

Cosa si è pensato? Le soluzioni semplici sono spesso quelle più vere, ma anche le meno attuate: annullare il debito. E’ ovvio, no?
Infatti se Tizio è debitore di Caio per un valore superiore alla sua capacità di ripagare il debito a Caio, non resta altra soluzione che quella di annullare il debito e non quella che accade adesso di finanziare il debito con un altro debito: no ha senso logico. Lo fareste voi? Ma altri invece sì (Banche ed Assicurazioni)

Nella realtà alcuni furbacchioni – i veri attori della catastrofe economica e finanziaria –  hanno escogitato un sistema che permetterebbe loro di rientrare delle somme prestate ai vari stati/banche/assicurazioni/economie/i vari popoli. E’  semplicissimo e nei fatti è un copia/incolla degli attuali BTP o Bund o Bond con una piccola variante. Sappiamo che le obbligazioni di stato emesse per ri-finanziare i fabbisogni di una nazione hanno delle scadenze che possono variare da un minimo ad un massimo, adesso fino a 30 anni. In questo caso quindi le pensate di queste genî dell’economia “domestica” hanno detto che è sufficiente allungare i tempi di restituzione del capitale creando un piano di ammortamento ben studiato per permettere agli stati debitori (tutti) di pagare i loro debiti. I tempi proposti sono di 100 anni ed oltre e la restituzione potrà essere possibile solo attraverso un piano di ammortamento dopo il 50esimo anno (!!!).

Ecco trovata la soluzione per le stimate pensioni dei nostri cittadini: investi oggi ed i vostri pro-pro-nipoti potranno godere dei vostri sacrifici.

Egitto: la Cia è arrivata al Cairo.

3 febbraio 2011 Lascia un commento

Gli americani hanno sfoderato la loro arma segreta: è arrivato al Cairo il 31.01.2011 di sera, Frank G. Wisner, spedito direttamente dagli Usa dopo una telefonata fatta  dal Capo di Stato Maggiore, l’ammiraglio Mike Mullen, al suo omologo egiziano, il generale Sami Enan, l’esercito egiziano è equipaggiate e addestrate dal Pentagono.

Questo lo sappiamo già, perché anche i nostri qua-qua-qua ne hanno parlato senza darne troppo peso.

Ma chi è questo Frank G. Wisner e perché è stato mandato proprio lui?

L’attuale ambasciatore americano è una donna di carriera- Margaret Scobey – poco addentro agli affari particolari che si celano nelle camere polverose delle ambasciate. Il Consiglio di Sicurezza ho quindi ritenuto più proficuo,  sopratutto per salvaguardare gli interessi della pace separata tra Egitto e Israele, di mandare una persona che già aveva ricoperto la carica di ambasciatore in Egitto (1986-1991).

Wisner è il figlio di Frank Wisner Sr., co-fondatore della CIA e Gladio. Egli è stato, insieme a Alan Dulles, uno dei padri della dottrina degli interventi segreti  degli Stati Uniti: attivare  le democrazie che sostengono il “diritto di scelta”, per scoraggiare le persone che non la pensano nella stessa maniera. In parole più semplici le famose rivolte colorate.
Wisner Jr. ha poi lavorato, all’interno dell’agenzia (Cia), come direttore del settore dei Rifugiati Internazionali (?).

Dall’altra parte dell’Atlantico Wisner non è conosciuto come spia, ma come uno di quelli che hanno partecipato al fallimento della Enron e come direttore della AIG (American International Group) aziende che qualche anno fa (2007) hanno bruciato miliardi di dollari delle pensioni americane ed azzerrato i risparmi di milioni di famiglie. Un tipetto di tutto rispetto, non c’è che dire!

Per contro, da questa parte dell’Atlantico, Mr. Wisner ha giocato un ruolo importante in Francia ed all’ascesa di Sarkozy. Egli infatti ha sposato Christine de Ganay (seconda moglie di Sarkozy Pal) tramite il quale il giovane rampollo Sarkozy pote essere introdotto nei circoli della Cia e quindi nella politica francese di interesse americano. Inoltre, a completamento del quadro, uno dei figli di Wisner, è uno dei membri più importanti del gruppo Carlyle (il gruppo che ha sostenuto l’amministrazione Bush e il famigerato e mai catturato Osama Bin Laden).

E’ chiaro adesso perché Mubarak ha detto che prima di settembre non se ne andrà?!

Riferimenti: clarissa.itagoravox.itvoltairenet.org

 

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