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Storie passate per non dimenticare.

Stato della Palestina (Operazione Genocidio:  Piombo Fuso)

Dopo la bufera le notizie di solito si possono leggere con più calma e da più parti. Questo è il caso di quello che capitò durante l’operazione “Piombo Fuso”.

Dal quotidiano Indipendent.uk in un articolo “Israel’s dirty secrets in Gaza” si legge quanto segue:<< Gli Israeliani fecero lo sforzo necessario per evitare danni civilio palestinesi, ma le testimonianze successive, fatte proprio dai militari che operarono in Gaza appaiono diverse a quelle ufficiali.>>

<<Uno dei testimoni spiega accuratamente come poterono abbattere una donna anziana a 100 metri dalla loro posizione, mentre un’altro soldato descrive come una madre con dei figli fu colpita da un cecchino perché aveva sbagliato la strada da prendere dopo gli avvertimenti delle forze israeliane.>>

Un altro ancora descrive che il gruppo di comando diede indicazioni precise su come si doveva procedere: <<Entrare nelle case, passare piano dopo piano ed eliminare tutti gli abitanti delle case che si fossero trovati davanti, senza distinzione di sorta.>>

L’articolo precisa che ogni atto individuale di intolleranza attuata contro i civili sarà esaminata dal governo israeliano.

Strano che la fazione ebraica, anche italiana, sia ostile al Rapporto Goldstone dell’Onu, forse si vuol nascondere le nefandezze compiute dalle squadre della morte?.

Bosnia 1995: può uno stato Criminale fare affare con i criminali? (by Gilad Atzom)

Il giornale israeliano Haaretz.com riporta che un cittadino israeliano Aleksander Cvetkovic, è sospettato di aver partecipato allo sterminio di almeno 1000 mussulamni bosniaci a Branjevo vicino alla città di Zvornik.

Cvetkovic, è stato arrestato a seguito della richiesta del governo della Bosnia Erzegovina per il sospetto di aver partecipato all’uccisione di 1.000/1.200 persone.
Quel periodo di 10 giorni della guerra di Bosnia fu etichettato come il massacro di Srebrenica. Nel 2006 Cvetkovic emigrava in Israele assieme a sua moglie ricevendo la cittadinanza israeliana. Il difensore di Cvetkovic, Vadim Shub, ha aggiunto che il caso non verrà trattato e che nons arò questo il motivo per cui verrà estradato una persona accusata di tale misfatto. Il caso vuole che in Israele sia pieno di criminali di guerra (Shimon Peres, Tzipi Livini, Ehud Olmert ed Ehud Barak tra molti altri) con le mani sporche di sangue più di Cvetkovic e che quindi non provvederà a dare alcuna estradizione che potrebbe quindi creare un precedente penale anche a carico degli altri al tribunale per i diritti dell’Uomo.

Le modalità delle esecuzioni a cui prese parte Cvetkovic si realizzarono in fucilazioni di donne, vecchi e bambini imprigionati, fatti avanzare a gruppi di dieci, bendati e fucilati sul posto. Successivamente i soldati, tra i quali anche Cvetkovic avrebbero finito le persone ancora vive con un colpo alla nuca per evitare che vi fossero testimoni.

A questo proposito viene da chiedere quale sia l’integrità dei cosi detti israeliani cacciatori di nazisti  dietro la notoria operazione “Last-Chance” e se il caso di Cvetkovic rientra nel genocidio in generale o solo come crimini contro gli ebrei.

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