La povertà imperversa, ma c’è chi presta soldi.
Sembrerebbe una cosa banale, ma non lo è.
La BCI (Bacna Europea degli Investimenti) ha concesso un prestito alla Cina per sovvenzionare e sviluppare tutti i quei settori ad alta tecnologia e per lo sviluppo delle energie alternative pari ad un valore di 500 milioni.
E’ pacifico che quegli inetti della Comissione Europea, quegli sfaticati di cui nessuno conosce il nome, a parte il sempre presente massone di Barroso, hanno deciso di aiutare la Cina ad uscire dal pantano delle energie necessarie a far funzionare il paese, già, ma a noi chi ci pensa? E mentre i paesi europei fanno fatica a a far quadrare i conti per le sempre più intrigate manovre finanziarie c’è qualcuno che in accordo con tutti se ne infischia e presta IL NOSTRO DENARO alla Cina per I SUOI INTERESSI.
Non importa, l’importante è comunque creare un polo, a noi concorrente, al quale “prestare” del denaro. Se poi è tale da farci concorrenza si attueranno altre soluzioni, intanto portiamo a casa il nostro sudato “interesse”.
Ma a questa gente che compie delle budellate del genere cosa si dovrebbe fare? E come se non bastasse tra i conti della BCE il Financial Times ha scoperto un gruzzoletto niente male: 350 miliardi di euro.
Provate ad indovinare a chi andranno questi soldi!
La gente dice…