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Alluvione…
La natura è selvaggia, oppure è la scemenza umana ad esserlo?
Ancora, sempre e perennemente, accadono fatti che tutti giudichiamo come eventi naturali, sui quali l’uomo può veramente poco e come ogni inverno o primavera anche ora accadono avvenimenti che sembrano una maledizione divina. Niente di più sbagliato e falso.
Dio su questo non c’entra veramente per nulla.
In molte regioni d’Italia l’acqua e le innondazioni la fanno da padrone: non c’è argine, terrapieno od altro che resista alla forza travolgente dell’acqua quando questa è incanalata in un alveo non naturale. Da più parti, dalle amministrazioni ai politici ai giornali, si sottolineano urgenti misure di sistemazioni e prevenzione, ma sappiamo benissimo che questo è il canto di chi subisce il danno e passato il pericolo tutti tornano alle loro faccende e quelli che hanno subito il torto continueranno a leccarsi le ferite come in altre occasioni. La solita minestra, la solita musica e così per decenni.
Possiamo quindi accusare l’acqua e la natura della sua irruenza?
Nel modo più assoluto possiamo affermare che non c’è intenzione nell’acqua di colpire l’uomo e nemmeno quello di distruggere le case, sventrare gli argini colpendo inermi contadini, cittadini impreparati. No, la natura non ha colpa.
In decenni di amministrazione del territorio, dalla coltura delle campagne a quella dei monti, si è perpetrato un “genocidio” volutamente desiderato. L’abbandono dalle campagne e peggio ancora quello dai monti e colline, ha reso il nostro territorio privo di qualsivoglia tutela idrogeologica-forestale. Per contro le intensive colture delle pianure e delle zone lievemente collinari e i massacri edilizi/industriali/commerciali e stradali hanno favorito i disastri e le violenze con le quali gli eventi naturali colpiscono gli insediamenti umani. E’ sufficiente pensare alle migliaia di abitazioni, centri commerciali, interi quartieri dormitori che vengono costruiti nelle golene dei fiumi, nelle zone basse e depresse per capire. E’ sufficiente pensare che qualcuno è fautore ed artefice di questo sconquasso e mai ne è responsabile davanti al giudizio del popolo italiano. Indenni essi passano i decenni ed invecchiando raccolgono i frutti della criminale politica dello svuotamento, dell’usurpazione e del discredito. A questo proposito si veda la dissennata attività pubblicitaria che in questi ultimi mesi sta imperversando sui media sulle derrate alimentari che vengono gettate e buttate al macero perchè “in più” rispetto al fabbisogno. Sottilmente viene indicato che bisogna produrre di meno, ma di qualità; viene instillato il luogo comune che tutto quello che produce il contadino è finalizzato al suo guadagno e non al benessere della popolazione. Niente di più falso e squallido.
In questi giorni si faranno le solite battaglie-farsa politiche ed amministrative e poi, passata la mattanza, tutto ritornerà nel suo corso normale. Gli amministratori locali, i primi e veri responsabili dei disastri, torneranno a guardare alle concupiscenti richieste di costruzione, alle ignobili battaglie per il potere e alle squallide attività di scambio di favori. Paventeranno la solita manfrina del patto di stabilità, delle altre stupide ed assurde regole comunitarie, volute e votate senza il consenso popolare, ma regolate da una Commissione Europea che NESSUNO ha mai votato. Nessun responsabile, è la natura che è cattiva!
La gente dice…